Scheda Palazzo Frescobaldi |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santo Spirito |
Ubicazione |
Via Santo Spirito 11- 13 |
Denominazione |
Palazzo Frescobaldi |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
Frescobaldi. |
Architetti - Ingegneri |
Poggi Giuseppe, Dori Emilio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Fuller Charles Francis. |
Note storiche |
L'attuale grande palazzo è il risultato di una serie di accorpamenti, ampliamenti e trasformazioni di un nucleo di case poste nei fondacci di Santo Spirito, proprietà della potente famiglia Frescobaldi già dal Quattrocento. Di come l'edificio si sia determinato attraverso accorpamenti e ristrutturazioni reca chiara memoria il fronte a undici finestre (su tre piani più un mezzanino), che "non riesce ad avere interasse costante e presenta in facciata tre flessi corrispondenti ad altrettante murature portanti interne, ortogonali al percorso, condizionanti la conformazione attuale" (Maffei 1990). Della sua complessa storia si segnala il cantiere aperto tra il 1621 e il 1644 su iniziativa di Matteo Frescobaldi, da considerarsi fondante l'attuale edificio con la trasformazione e l'unificazione delle antiche preesistenze. E ancora i lavori del 1712 nell'ambito dei quali si costruì in profondità un basso corpo di fabbrica a collegare il palazzo alla basilica di Santo Spirito, in modo da rendere disponibile un 'coretto' affacciato sulla cappella di famiglia per consentire ai membri della famiglia di "sentir messa senza uscire di casa". Sempre al Settecento risalgono anche vari ambienti interni, decorati con profusione di stucchi e pitture. Al 1850, invece, si data un significativo riordino del vasto immobile ad opera di Giuseppe Poggi, in parte finalizzato a ricavare appartamenti da affittare (a partire da questi anni è qui documentata, ad esempio, la residenza dello scultore inglese Charles Francis Fuller). L'attuale configurazione si deve tuttavia a un complesso intervento di restauro condotto dall'architetto Emilio Dori negli anni sessanta del Novecento, comunque precedente il volume di Ginori Lisci su I palazzi di Firenze (1972) che ne documenta le motivazioni (riconducibili alla necessità di adibire parte della vasta proprietà ad attività commerciali) e gli esiti, che lo stesso considera "veramente degni della migliore tradizione fiorentina". Ad uso privato rimane la porzione con accesso al numero civico 13, scrigno di innumerevoli opere d'arte per le quali nuovamente si rimanda alle descrizioni offerte dal lavoro di Ginori Lisci (1972). Dal portone si accede a un androne con cancello, che immette in un piccolo cortile decorato da colonne, archi ellittici ed un busto posto nel timpano dell'apertura principale. Da questo ambiente, attraverso un corridoio voltato, si accede a un ampio giardino, nel quale prevale ora una sistemazione ottocentesca, caratterizzato da una bella collezione di azalee. Per quanto riguarda le decorazioni murali degli interni si segnalano le pitture del coretto ad opera di Alessandro Gherardini e Rinaldo Botti e una galleria interamente dipinta con quadrature di Lorenzo Del Moro e Rinaldo Botti con sulla volta una Allegoria nuziale con la gloria delle famiglie Frescobaldi e Acciaioli, opera di Matteo Bonechi, presumibilmente realizzata in occasione delle nozze di Pier Matto Frescobaldi e di Anna Acciaioli, celebrate nel 1717 (Leonelli 2016). |
Bibliografia |
Illustratore fiorentino 1880, pp. 68-71; Limburger 1910, n. 269; Garneri 1924, p. 299, n. XXXIV; Limburger-Fossi 1968, n. 269; Ginori Lisci 1972, II, pp. 757-762; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 344-345; Maffei 1990, p. 125; Pozzana 1994, p. 103; Vannucci 1995, pp. 132-135; Adsi 2003, p. 10; Cesati 2005, II, p. 625; Adsi 2009/2, pp. 55-56; Adsi 2010, pp. 31-32; Paolini 2013, p. 57. |
Approfondimenti |
Dino Frescobaldi, Francesco Solinas, I Frescobaldi: una famiglia fiorentina, Firenze, Le Lettere, 2004 (in particolare pp. 239-242, Case antiche e fortune moderne); Silvia Huober, La via Santo Spirito, in "MCM", 2006, 74, pp. 19-29; Lisa Leonelli, Palazzo Frescobaldi, in Fasto privato. La decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, III, Dal Tardo Barocco al Romanticismo, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir, 2016, pp. 155-166; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 417. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 44121, 44122 (vedute d'insieme del prospetto, 1968); 44123, 44124 (particolari dei portali, 1968); 44125, 44126 (vedute dell'androne, 1968); 44127 (veduta d'insieme del cortile interno, 1968); 45367, 45368, 45369, 45370 (vedute e scorci del giardino, 1968); 45371 (particolare di un cortile interno, 1968). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Frescobaldi su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
FI0275 |
ID univoco regionale |
90480170343 |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
09/04/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
21/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
giardino, comunità straniera (inglese). |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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