Scheda Palazzo Rinuccini

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santo Spirito
Ubicazione Via Santo Spirito 39
Denominazione Palazzo Rinuccini
Altre denominazioni .
Affacci via Maffia, via de' Serragli
Proprietà Soderini, Sapienza di Pisa, Vitelli, Rinuccini, Corsini, Elliot, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Cigoli (Lodovico Cardi, d.), Silvani Gherardo, Giovannozzi Pietro Paolo, Mannaioni Giulio, Fiorani Maria Cristina, Zeuli Fulvia.
Pittori - Scultori - Decoratori Ticciati Girolamo, Poccetti (Bernardino Barbatelli, d.), Zocchi Giuseppe, Traballesi Giuliano, Catani Luigi, Contestabili Niccolò.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Per quanto leggibile sul fronte come palazzo definito e organizzato su tre piani per altrettanti assi (e così lo descrive Ferdinando Ruggieri nelle sue tavole), l'edificio è da interpretare come nucleo iniziale di una estesa fabbrica, unificata negli interni ma frazionata per quanto concerne gli affacci, che si estende su questo tratto della strada fino alla cantonata con via Maffia, dove prosegue per otto assi, e verso via de' Serragli, a costituire una grande proprietà storicamente legata alla famiglia Rinuccini fino alla metà dell'Ottocento. In questa area erano originariamente varie case dei Soderini, confiscate nel Cinquecento per il ruolo avuto dalla famiglia nelle congiure antimedicee. Per quanto concerne questo nucleo, in particolare, sappiamo della presenza di due case (estese in profondità fino a giungere con alcuni orti su via Maffia), rispettivamente donate ai Vitelli e alla Sapienza di Pisa e, attorno al 1605, acquistate da Virginia Savelli vedova Vitelli, quindi unificate e dotate della facciata che ancor oggi caratterizza l'immobile. Questa, presumibilmente eretta tra il 1606 e il 1610, è tradizionalmente attribuita a Lodovico Cardi detto il Cigoli, al quale si riconduce anche il cortile interno dai quattro lati porticati, e appare continuativamente segnalata nella letteratura per la sua purezza di linee, "benché il piano terreno sia un po' pesante in relazione allo spazio ristretto" (Ginori Lisci). Precisa la guida di Firenze compilata da Pietro Thouar (1841): "la porzione annessa alla fabbrica segnata di n.o 2012 si dice di Gherardo Silvani". Per quanto riguarda gli interni sono da segnalare importanti lavori datati tra il 1733 e il 1744 nell'ambito dei quali, tra l'altro, vennero realizzate le nuove scale e sistemato il giardino con la sua loggia, il tutto su progetto dell'architetto Pietro Paolo Giovannozzi. A questo stesso periodo risalgono varie opere tese ad arricchire gli interni e dovute allo scultore Girolamo Ticciati, tra le quali si segnala la grande statua de l'Architettura, eseguita nel 1736 e posta fra le due ultime rampe della scala (restaurata nel 2007 da Katrin Ulrich e Angela di Iorio). Nel frattempo e con acquisti successivi i Rinuccini erano entrati in possesso delle altre case poste attorno alla cantonata fra via Santo Spirito e via Maffia di modo che, a partire dal 1753, si operò per riunirle al palazzo che in particolare necessitava di più ampie rimesse per le carrozze, affidandosi all'opera dell'architetto Giulio Mannaioni (si veda in questa stessa via ai numeri 31-35). Ai primi dell'Ottocento la proprietà ebbe il suo logico completamento con l'acquisto del palazzo Pecori posto sulla cantonata tra via Santo Spirito e via dei Serragli, oramai completamente circondato dalle proprietà dei Rinuccini (si veda). La straordinaria raccolta di opere d'arte esposte negli interni attorno a questi anni, certo una delle più ragguardevoli della città, è documentata dal prezioso elenco stilato da Federico Fantozzi nella sua guida del 1842, che si dispiega per ben sedici pagine. Nel 1848, alla morte di Pier Francesco Rinuccini, ultimo erede maschio della famiglia, la proprietà venne divisa tra le figlie e il palazzo, dopo essere stato abitato da alcuni stranieri di riguardo, divenne proprietà del Comune di Firenze che lo acquisì con il tassativo vincolo della destinazione a sede scolastica. La nuova funzione comportò vari lavori negli interni, tra i quali la trasformazione del cortile ad uso di palestra, nel 1952. Nel 1997 la Provincia ne acquisì uso e manutenzione. Dopo essere stato sede delle scuole Lucrezia Tornabuoni, Ginori Conti e Beatrice Portinari, attualmente il complesso ospita l'Istituto statale di istruzione superiore Niccolò Machiavelli. Sul fronte, in corrispondenza del finestrone posto in asse con il portale di accesso, è uno scudo con l'arme dei Rinuccini (d'argento, alla banda di losanghe accollate d'azzurro, accompagnata in capo da un lambello a tre pendenti di rosso). Negli interni sono affreschi di Bernardino Poccetti, Giuseppe Zocchi, Giuliano Traballesi, Luigi Catani e Niccolò Contestabili. Recentemente, tra l'aprile del 2010 e l'agosto del 2012, la facciata è stata oggetto di un eccellente restauro, su progetto dell'architetto Maria Cristina Fiorani (funzionario della Soprintendenza architetto Fulvia Zeuli), nell'ambito di un cantiere che ha interessato anche gli altri prospetti del complesso ad eccezione del fianco su via Maffia. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia Ruggieri 1722-1728, II, 1724, tavv. 66-72; Del Bruno 1757, p. 141; Cambiagi 1765, p. 226; Cambiagi 1771, p. 238; Cambiagi 1781, p. 217; Lastri 1821, VII, pp. 179-181; Thouar 1841, p. 381; Fantozzi 1842, pp. 716-732, n. 364; Fantozzi 1843, pp. 261-262, n. 656; Firenze 1850, pp. 572-575; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 526-527; Elenco 1902, p. 256: Limburger 1910, n. 611; Bertarelli 1922, p. 163; Garneri 1924, p. 299, n. XXVIII; Bertarelli 1937, p. 282; Limburger-Fossi 1968, n. 611; Bucci-Bencini 1971-1973, IV, 1973, pp. 111-116; Ginori Lisci 1972, II, pp. 765-772; Firenze 1974, p. 306; Mosco 1974, p. 114; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 345-346; Vannucci 1995, pp. 336-339; Cesati 2005, II, p. 626; Firenze 2005, pp. 464-465; Chiara Martelli in Atlante del Barocco 2007, p. 422, n. 134.
Approfondimenti Marco Lastri, Palazzo Rinuccini, e primo inventore di Drammi per musica, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, XIII, pp. 87-89; Appartamento del Comm. De Marcuard nel palazzo Rinuccini, in "Rivista Fiorentina", I, 1908, 1, pp. 39-40; Alessandro Gambuti, Lodovico Cigoli architetto, in "Studi e Documenti di Architettura", 1973, 2, pp. 37-136, pp. 92-96 (La facciata del Palazzo Rinuccini); Paolo Emilio Poesio, Via Santo Spirito numero 39, in "La Nazione", 14 giugno 1975; Pietro Roselli, Giuseppina Carla Romby, Osanna Fantozzi Micali, I teatri di Firenze, Firenze, Bonechi, 1978, pp. 247-248; Gabriella Capecchi, Palazzo Peruzzi, Palazzo Rinuccini, Roma, Bretchneider, 1980; Maria Alberti, Teatro Rinuccini, in I teatri storici della Toscana, censimento documentario e architettonico a cura di Elvira Garbero Zorzi e Luigi Zangheri, Venezia, Marsilio, 2000, pp. 339-344; Gabriella Orefice, Palazzo Rinuccini a Firenze: un cantiere lungo due secoli, in Residenze nobiliari. Stato Pontificio e Granducato di Toscana ("Atlante tematico del Barocco in Italia"), a cura di Mario Bevilacqua e Maria Luisa Madonna, Roma, De Luca Editori d'Arte, 2003, pp. 349-362; Stefania Vasetti, Un disegno per gli affreschi di Bernardino Poccetti in Palazzo Rinuccini, in "Paragone. Arte", LX, 2009, 84-85, pp. 78-87; Carlotta Lenzi Iacomelli, Il palazzo del marchese Folco Rinuccini, in Fasto privato: la decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, I, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir per l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, 2012, pp. 179-183, tavv. CXV-CXVI; Anna Laura Nencioni, Palazzo Rinuccini, in Fasto privato: la decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, I, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir per l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, 2012, pp. 198-199; Jean-Michel Poinsotte, Le lapidi di palazzo Rinuccini a Firenze: piccole finestre aperte sul mondo antico, Firenze, Polistampa per il Liceo Classico Niccolò Machiavelli, 2014; Palazzo Rinuccini: mitologia e storia, a cura di Laura Felici, Firenze, Liceo Classico Niccolò Machiavelli, s.d. ma 2015; Lisa Leonelli, Anna Laura Nencioni, Palazzo Rinuccini, in Fasto privato. La decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, III, Dal Tardo Barocco al Romanticismo, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir, 2016, pp. 185-206; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 418; Fauzia Farneti, I travestimenti delle stanze fra Sei e Settecento nel Granducato di Toscana, in Diminuzione e accrescimenti. Le misure dei maestri di prospettiva, a cura di Maria Teresa Bartoli e Monica Lusoli, Firenze, Univerity Press, 2018, pp. 178-213; Inaugurazione del teatro Ottavio Rinuccini, Firenze, Liceo Classico Niccolò Machiavelli, 2018.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 65250 (veduta del soffitto della cappella con le pitture murali di Poccetti, 1970 ca.).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Rinuccini su Wikipedia e dalla scheda presente nel sito del liceo Niccolò Machiavelli.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 09/04/2021
Data ultimo sopralluogo 21/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags stemma familiare.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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