Scheda Palazzo Medici Riccardi |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via Camillo Cavour 1- 3- 5 |
Denominazione |
Palazzo Medici Riccardi |
Altre denominazioni |
Palazzo Medici, palazzo Riccardi |
Affacci |
via de' Gori, via de' Ginori |
Proprietà |
Medici, Riccardi, demanio dello Stato, Provincia di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Michelozzo (Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi), Michelangelo Buonarroti, Tacca Ferdinando, Baldi Pier Maria, Bernini Gian Lorenzo, Foggini Giovanni Battista, Martelli Giuseppe, Pistoi Vittorio, Mazzei Francesco Mazzeo, Lusini Enrico. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Gozzoli Benozzo, Giordano Luca. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Il palazzo (del quale qui si sintetizzano solo alcuni dati essenziali vista la ricca letteratura di riferimento) sorge su alcune case acquistate nel corso del Trecento dalla famiglia Medici, in parte già unificate entro il 1433, e altre acquisite nel 1443 sull'angolo di via de' Gori. L'inizio dei lavori di edificazione è collocabile tra il 1444 e il 1446, su progetto di Michelozzo di Bartolomeo e commissione di Cosimo il Vecchio de' Medici il quale, secondo quanto riportato da Giorgio Vasari, avrebbe rifiutato un precedente progetto di Filippo Brunelleschi, reputandolo "troppo sontuoso e magnifico", tale da "recargli fra i suoi cittadini piuttosto invidia che grandezza e ornamento per la città". I lavori durarono circa dieci anni: certo è che quando Filarete vide il palazzo, nel 1456, alcune stanze interne erano già arredate, e che nel 1459 Benozzo Gozzoli era al lavoro per affrescare la cappella con la famosa Cavalcata dei Magi. Caratteristica del palazzo a questa data era la mole pressoché cubica e la presenza di una loggia all'angolo tra l'attuale via Cavour e via de' Gori, tamponata nel 1517 per volontà di Lorenzo duca di Urbino e trasformata in una stanza, illuminata con due finestre inginocchiate realizzate su disegno di Michelangelo (di queste tesse un mirabile elogio Francesco Bocchi). Nel 1540 Cosimo I e la moglie Eleonora di Toledo, insediandosi nel palazzo della Signoria, lasciarono la residenza di via Larga ai membri cadetti della famiglia che continuarono ad abitarla fino al 1659. A questa data il granduca Ferdinando II vendette il palazzo al marchese Gabriello Riccardi (maggiordomo maggiore alla corte) assieme ad altri tre fabbricati adiacenti. I Riccardi intrapresero subito importanti lavori di ampliamento, rispettando per gli esterni il carattere rinascimentale della fabbrica, e adeguando al nuovo gusto gli interni che, da austeri, si fecero sempre più sfarzosi. I lavori proseguirono per circa sessant'anni e videro alla direzione prima Ferdinando Tacca, poi Pier Maria Baldi che, tra il 1670 e il 1685 sviluppò la facciata in direzione nord (erano stati acquistati nel frattempo ulteriori edifici e forse interpellato per l'ampliamento lo stesso Gian Lorenzo Bernini). Al 1682-1685 si datano gli interventi di Luca Giordano con gli affreschi della galleria e della biblioteca. Alla morte del Baldi, nel 1686, la direzione fu assunta da Giovanni Battista Foggini che portò a termine l'ampliamento della facciata e si occupò della ristrutturazione di vari interni. Da segnalare inoltre la trasformazione dell'antico cortile delle colonne in una sorta di museo di antichità, attuata nel 1719. A seguito del decrescere della ricchezza dei Riccardi, nel 1814, il palazzo fu acquistato dal Regio Governo lorenese e, previ ingenti lavori, adibito a sede di uffici amministrativi. Negli anni successivi - grazie a nuovi lavori condotti da Giuseppe Martelli - qui trovarono spazio, tra gli altri, l'Archivio della Decima granducale, la Soprintendenza al corpo degli Ingegneri e la Cassa generale di Risparmio. Nel breve periodo di Firenze Capitale (1865-1871), dopo altri interventi diretti dall'ingegnere Vittorio Pistoi dipendente da Francesco Mazzei, il palazzo ospitò il Ministero dell'Interno, la Questura e la Stazione Telegrafica (queste ultime con ingresso da via de' Ginori). Nel 1874 fu acquisito dalla Provincia di Firenze che, oltre ai proprio uffici, ospitò l'appartamento del Prefetto e altre istituzioni, avviando parallelamente importanti opere per il recupero degli ambienti storici, in particolare intrapresi tra il 1911 e il 1929 su progetto di Enrico Lusini, sostenuto dal consigliere Arturo Linaker, culminati con l'apertura negli ambienti terreni verso via de' Gori del Museo Mediceo (1929). Per quanto riguarda gli altri aspetti conservativi e le trasformazioni più recenti, così Mazzino Fossi nel 1968 sintetizzava la situazione: "Maggio 1895, restauri per un cretto apparso, a seguito di un terremoto, nella cappella del Gozzoli. Agosto 1900, restauri di finestre sulla via Cavour. Aprile 1902, restauri al cortile principale. Novembre 1906, riparazioni al soffitto della cappella del Gozzoli. 1910, lavori interni per la sistemazione di nuovi uffici. 1911 e oltre, studi e lavori di ripristino nei locali al piano terreno. Autunno 1914, danni agli stalli del coro e agli affreschi del Gozzoli. Ottobre 1929, restauro di due finestre. Giugno 1941, progetto di un nuovo prospetto tergale con modifiche, alle ultime finestre, nella forma di quelle esistenti nella facciata sud. Nel 1953, restauri in alcuni ambienti e nel cortile. Nel novembre 1959, restauro e ripulitura generale della facciata. Nel novembre del 1965 deciso e approvato l'ampliamento e la trasformazione del salone della Giunta provinciale amministrativa. Il 4 novembre 1966 il palazzo subì danni dall'alluvione. I danni sono stati riparati e sono continuati i lavori di restauro nelle sale del piano terreno in vista del progettato nuovo museo mediceo di palazzo Riccardi". Dopo tali interventi la Provincia ha proseguito il suo impegno nel recupero del palazzo, promuovendo indagini diagnostiche, opere di restauro (della facciata nel 1996 e ancora della cappella dei Magi, del cortile di Michelozzo, della galleria di Luca Giordano, per citare i principali) e significative azioni di valorizzazioni con mostre temporanee e pubblicazioni. Nella palazzo hanno oggi sede, oltre agli uffici della Città metropolitana di Firenze (ex Provincia di Firenze), il museo, la biblioteca Moreniana e la Prefettura. Il complesso appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia |
Bocchi-Cinelli 1677, pp. 19-22; Ruggieri 1722-1728, I, 1722, tav. 16; Zocchi 1744, tav. XIX; Del Bruno 1757, pp. 19-21; Cambiagi 1765, pp. 30-32; Cambiagi 1771, pp. 29-31; Cambiagi 1781, pp. 26-28; Lastri 1821, II, pp. 67-70; Thouar 1841, pp. 355-356; Fantozzi 1842, pp. 457-461; Fantozzi 1843, pp. 126-127, n. 283; Firenze 1845, pp. 52-54; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, I, 1845, pp. 323, 490-491; Formigli 1849, pp. 53-55; Firenze 1850, pp. 291-294; Burci 1875, pp. 137-138; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 128-130; Stegmann-Geymüller 1885-1908, II, p. 15, tavv. 2-7 (Michelozzo); VIII, p. 33; Bigazzi 1886, pp. 217-220; Elenco 1902, p. 248; Vasari-Milanesi 1906, II, pp. 433-434; Limburger 1910, n. 454; Garneri 1924, pp. 239-245, n. LIX; Chierici 1952-1957, I, 1952, pp. 76-77; Barfucci 1958, pp. 141-148; Thiem 1964, pp. 61-63, n. 13, tavv. 25-26; Limburger-Fossi 1968, n. 454; Ginori Lisci 1972, I, pp. 373-382; Bucci-Bencini 1971-1973, II, 1973, pp. 7-14; Fanelli 1973, I, in part. pp. 215-216; II, pp. 52-53, figg. 282-286, p. 73, fig. 412; Firenze 1974, pp. 253-255; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 224-225; Cresti-Zangheri 1978, p. 190; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 12, 15; Cazzato-De Vico Fallani 1981, pp. 42-43; Roselli 1985, pp. 74-75, n. 27; Gabriele Morolli, Ferruccio Canali in Firenze 1992, pp. 80-81, n. 51; Rosamaria Martellacci in Firenze 1992, pp. 152-153, n. 113; Graffiti 1993, pp. 31-33; Vannucci 1995, pp. 219-226; Zucconi 1995, p. 65, n. 74; Cesati 2005, I, pp. 150-151; Firenze 2005, pp. 285-286; Alessandro Rinaldi in Atlante del Barocco 2007, p. 418, n. 120; Insabato-Ghelli 2007, p. 244; Paolini-Vaccaro 2011, pp. 32-42, n. 11; Fantozzi Micali-Lolli 2016, p. 133; Zoppi 2019, pp. 74-75. |
Approfondimenti |
Marco Lastri, Palazzo de' March. Riccardi anticamente de' Medici, prima sede della monarchia, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, II, pp. 123-133; Alcuni saloni del palazzo Riccardi, in "Rivista Fiorentina", I, 1909, 11, pp. 26-28; Relazione sul riordinamento artistico del palazzo Medici Riccardi letta dal Deputato Commendatore G.F. Rossi nell'adunanza del 24 Luglio 1912, Firenze, Atti del Consiglio provinciale, 1912; Arturo Linaker, I restauri del Palazzo Medici Riccardi, in "Atti della Società Colombaria di Firenze", 1913/14, 15; Nello Tarchiani, Il Palazzo Medici Riccardi e il Museo Mediceo, Firenze, Amministrazione della Provincia, 1930; Amerigo Modi, Il palazzo Medici Riccardi e il museo mediceo, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1960; Guido Morozzi, Restauri in Palazzo Medici Riccardi a Firenze, in "Antichità Viva", IV, 1965, 1, pp. 57-67; Wolfger A. Bulst, La suddivisione interna originaria del palazzo Medici a Firenze, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XIV, 1969/70 (1970), 4, pp. 369-392; Frank Büttner, La trasformazione del palazzo Medici Riccardi a Firenze, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XIV, 1969/70 (1970), 4, pp. 393-414; Francesco Quinterio, Palazzo de' Medici in Via Larga, in Miranda Ferrara, Francesco Quinterio, Michelozzo di Bartolomeo, Firenze, Salimbeni, 1984, pp. 207-212; Howard Saalman, Philip Mattox, The First Medici Palace, in "Journal of The Society of Architectural Historians", XLIV, 1985, pp. 329-345; Ronald Forsyth Millen, Robert Erich Wolf, Palazzo Medici into Palazzo Riccardi: the extension of the façade along via Larga, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XXXI, 1987, 1, pp. 81-120; Il palazzo Medici Riccardi di Firenze, a cura di Giovanni Cherubini e Giovanni Fanelli, Firenze, Giunti, 1990; Maria Teresa Bartoli, L'architetto di palazzo Medici, in "Firenze Architettura", VII, 2003, 1/2, pp. 4-13; Riccardo Spinelli, I Riccardi e la trasformazione seicentesca del palazzo dei Medici, in Stanze segrete: gli artisti dei Riccardi, a cura di Cristina Giannini e Silvia Meloni Trkulja, Firenze, Olschki, 2005, pp. 55-84; Carlo Francini, Sergio Risaliti, Francesco Vossilla, Il Palazzo di Clemente VII, in Semper, catalogo della mostra (palazzo Medici Riccardi, 25 maggio-19 luglio 2009) a cura di Carlo Francini, Sergio Risaliti, Francesco Vossilla, Firenze, Edifir, 2009, pp. 223-269; Il palazzo magnifico. Palazzo Medici Riccardi a Firenze, a cura di Simonetta Merendoni e Luigi Ulivieri, con saggi di Francesco Gurrieri, Franco Cardini, Cristina Acidini Luchinat, Giorgio Caselli et al., Torino, Umberto Allemandi & C., 2009; Denise Ulivieri, Laura Benassai, Un (altro) architetto per la Capitale. Francesco Mazzei "valente e modesto" restauratore a Firenze, in "Annali della Storia dei Firenze", X-XI, 2015-2016 (2016), pp. 237-266; Gianluca Belli, Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento, Firenze, University Press, 2019, p. 408, n. 27, figg. 7, 44, 94 (ma si vedano anche i rimandi al testo tramite l'indice analitico della pubblicazione). |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze (esclusa la documentazione relativa agli spazi interni): PDC-F-004392-0000 (veduta d'insieme di via Cavour con il palazzo, 1856-1865); FVQ-F-048191-0000 (veduta d'insieme di via Cavour con scorcio del palazzo, 1863-1865); MFC-F-000467-0000 (veduta d'insieme di via Cavour da posizione soprelevata con il palazzo, 1865); ACA-F-003862-0000 (veduta d'insieme di via Cavour con scorcio del palazzo, 1865); MFC-F-000641-0000 (veduta d'insieme del primo cortile, 1880-1890); MFC-F-000666 (veduta d'insieme di via Cavour con il palazzo di scorcio, 1880-1890); ACA-F-002995-0000 (veduta d'insieme del primo cortile, 1890 circa); ACA-F-002993-0000 (finestra terrena, 1890 circa); BGA-F-004892-0000 (portale d'ingresso, 1890 circa); BGA-F-003047-0000 (veduta d'insieme di via Cavour con scorcio del palazzo, 1890 circa); ACA-F-03210A-0000 (veduta d'insieme di via Cavour con scorcio del palazzo, 1890 circa); MFC-F-002282-0000 (veduta d'insieme di via Cavour con il palazzo, 1910); MFC-F-003131-0000 (lavori di sistemazione al secondo cortile, 1912); MFC-F-003126-0000 (veduta del secondo cortile sistemato a giardino, 1912-1915); ACA-F-002992-0000 (veduta angolare da via Martelli, 1920 circa); ACA-F-038380-0000, ADA-F-040453-0000 (vedute d'insieme del primo cortile, 1920-1930); ADA-F-040451-0000 (veduta angolare da via Martelli, 1920-1930); CAL-F-003393-0000 (veduta d'insieme del primo cortile, 1997); CAL-F-002179-0000 (veduta d'insieme del secondo cortile a giardino, 1988); CAL-F-002182-0000 (ampia veduta angolare da via Martelli, 1988); CAL-F-010786-0000 (veduta angolare da via Martelli, 2002); CAL-F-010787-0000, CAL-F-010788-0000 (particolari della cantonata del palazzo, 2002). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze) (esclusa la documentazione relativa agli spazi interni): 0004626 (veduta d'insieme del prospetto su via Cavour); 0042559 (veduta d'insieme dalla cantonata); 0060874, 0087405, 0087406, 0087407, 0087408, 0087409, 0087410, 0087412, 0087413 (vedute e scorci della seconda corte a giardino); 0087483 (particolare della porzione basamentale del prospetto); 0087461, 0087463 (particolari di finestre); 0087404, 0087466, 0087468, 0087469, 0087471, 0087473, 0087474, 0087475, 0087485, 0087486, 0087487, 0087490, 0087491 (vedute e scorci del primo cortile); 0087403, 0087462, 0087464, 0087465, 0087477, 0087479, 0087481, 0087482, 0087484, 0087492, 0087493, 0087494, 0087497 (particolari del prospetto); 0111527 (veduta d'insieme del primo cortile); 0116343 (veduta d'insieme da via Martelli); 0116365, 0116397 (vedute d'insieme del cortile). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito dedicato al palazzo realizzato dalla Provincia di Firenze, e dalla voce Palazzo Medici Riccardi su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
FI6026 |
ID univoco regionale |
90480170762 |
Data creazione |
14/11/2008 |
Data ultima modifica |
04/04/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
06/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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