Scheda Casa di Andrea del Sarto |
|
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via Gino Capponi 22 |
Denominazione |
Casa di Andrea del Sarto |
Altre denominazioni |
Casa Rafanelli, casa Zuccari |
Affacci |
via Giuseppe Giusti 49 |
Proprietà |
del Sarto, Zuccari, Paggi, Rafanelli, Acquarone, Deutsche Bank, Associazione Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max Planck Gesellschaft. |
Architetti - Ingegneri |
Zuccari Federico. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Zuccari Federico, Poccetti (Bernardino Barbatelli, d.). |
Uomini illustri |
Andrea del Sarto (Andrea d'Agnolo, d.), Zuccari Federico, Dolci Carlo, Volterrano (Baldassarre Franceschini, d.), Landolfi Tommaso. |
Note storiche |
La casa fu fatta edificare da Andrea del Sarto nel 1520, al suo ritorno dalla Francia, quindi venduta dagli eredi il 25 gennaio del 1577 al pittore Federico Zuccari che operò poco dopo (1578) varie trasformazioni, peraltro decorando con un ciclo di affreschi la sala al pianterreno. "Unita a questa casa era pure quella fabbrichetta bizzarra che presentemente è incorporata nel Conservatorio delle Filippine" (Fantozzi 1842, si veda a via Giusti Giusti 43). Nel 1588 la casa venne locata all'artista Giovanni Battista Paggi e, nel 1602, venduta allo stesso da Zuccari che, tornato a Roma, si trovò costretto a privarsi della residenza fiorentina visto il gravoso impegno economico sopportato nell'allestire il proprio palazzo romano (attuale sede della Biblioteca Hertziana). Il Paggi fece eseguire un altro affresco al piano superiore e comunque, nel tempo, la casa venne per lo più locata ad artisti, tra i quali Carlo Dolci e Baldassarre Franceschini, noto come Il Volterrano. In tempi più recenti (anni trenta del Novecento) vi ha abitato per un breve periodo lo scrittore Tommaso Landolfi. Dopo altri passaggi di proprietà, nel 1987, l'edificio fu comprato dalla Deutsche Bank per essere donato al Kunsthistorisches Institut in Florenz (1988) che, dopo aver promosso l'integrale recupero dell'edificio e delle sue decorazioni pittoriche (lavori terminati nel 2004), lo ha destinato ad uffici e ad ospitare manifestazioni artistiche e culturali. Il carattere attuale della casa è quello tardorinascimentale conferitogli dallo Zuccari, che comunque apportò solo leggere modifiche alla parte destinata ad abitazione. L'aspetto originario dell'edificio è ancora oggi ben leggibile dalla parte del giardino, dove prospetta una loggia con arcate e due file superiori di finestre. Sulla cantonata tra via Capponi e via Giusti, a ribadire la nuova proprietà, è uno scudo con l'arme dei Medici sostenuto da due cornucopie e da un pan di zucchero (in analogia col cognome del proprietario riconoscente), il tutto sostenuto da una colonna che segna fino a questa altezza il cantone. Sull'architrave della finestre centrale del piano nobile (dal lato di via Gino Capponi che poi è quello principale) è la data 1578, in memoria appunto del rinnovamento attuato in quella data. Sulla destra è una memoria che ricorda la casa come residenza di Andrea del Sarto. Negli interni, come già accennato, è una sala terrena rivolta verso il giardino con affreschi eseguiti da Federico Zuccari nel 1577-1578, e con accessi sia dall'attuale via Giusti sia da via Capponi, tramite un vestibolo con colonne sempre fatto realizzare dall'artista. Al piano superiore, risalenti al periodo della proprietà Paggi, sono da segnalare altre pitture in una sala eseguite da un artista appartenente alla cerchia di Bernardino Poccetti e databili attorno al 1600. Nel 1963 il palazzo subì un restauro (abusivo) della facciata, con rifacimento del pietrame e dello stemma. |
Bibliografia |
Fantozzi 1842, p. 393, n. 147; Fantozzi 1843, p. 194, n. 466; Firenze 1850, p. 336; Bigazzi 1886, pp. 255-257; Illustratore fiorentino (1906) 1905, pp. 58-59; Limburger 1910, n. 643; Garneri 1924, p. 209, n. XIX; Limburger-Fossi 1968, n. 643; Firenze 1974, p. 219; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 197; II, 1977, p. 70; Cesati 2005, I, p. 126; Firenze 2005, p. 341; Invernizi 2007, I, p. 103, n. 81; Cecconi 2009, p. 114; Adsi 2010, pp. 56-58. |
Approfondimenti |
"Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", serie II, III, 1892-1893, tav. XXXVI (Antico); Detlef Heikamp, Le case di Federico Zuccari a Firenze: aggiornamento sulla loro storia e significato, in "Dialoghi di Storia dell'Arte", 1996, 3, pp. 4-31; Detlef Heikamp, Le case di Federico Zuccari a Firenze, in Case di artisti in Toscana, a cura di Roberto Paolo Ciardi, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1998, pp. 79-137; Laura Corti, Case d'artista, in L'architettura civile in Toscana. Il Cinquecento e il Seicento, a cura di Amerigo Restucci, Cinisello Balsamo (Milano), Amilcare Pizzi, 1999, pp. 115-129, pp. 117-118; Vittorio Santoianni, La casa e lo studio di Federico Zuccari a Firenze, in "Erba d'Arno", 2000, 82, pp. 60-68; Valentina Diara, Federica Galora, La casa fiorentina di Federico Zuccari, in Reverse engineering: un nuovo approccio allo studio dei grandi cicli rinascimentali, a cura di Emile Passignan, Roma, Carocci, 2007, pp. 145-154; Detlef Heikamp, La casa di Federico a Firenze, in Innocente e calunniato. Federico Zuccari (1539/40 - 1609) e le vendette d'artista, catalogo della mostra (Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 6 dicembre 2009-28 febbraio 2010) a cura di Cristina Acidini e Elena Capretti, Firenze, Giunti, 2009, pp. 50-61; Elena Capretti, Firenze 1575-1579: l'impresa del Giudizio Universale, le polemiche, la casa di via del Mandorlo, in Ibidem, pp. 122-127; Cristina Acidini, Un episodio fiorentino: le formelle dello Studio Zuccari nella facciata-manifesto, in Ibidem, pp. 164-171. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 107569 (particolare di una volta affrescata, 1980); 107570 (veduta parziale dell'edificio ripresa dalla cantonata, 1980); 107571 (dettaglio del portone d'ingresso, 1980); 107572, 107573, 107574, 107575 (vedute della loggia interna e del giardino, 1980); 107576 (veduta della scala interna, 1980); 107577, 107578, 107579 (vedute della sala affrescata al primo piano, 1980); 107580, 107580, 107580, 107580, 107580, 107580, 107580, 107580, 107580, 107589 (vedute degli spazi interni con particolare riferimento alle sale affrescate, 1980); 155564, 155565, 155566, 155567, 155568, 155569, 155570, 155571, 155572, 155573, 155574, 155575, 155576, 155577, 155578, 155579, 155580, 155581, 155582, 155583, 155584, 155585, 155586, 155587, 155588, 155589, 155590, 155591, 155592, 155593, 155594, 155595, 155596, 155597, 155598, 155599, 155600, 155601, 155602, 155603, 155604, 155605, 155606, 155607, 155608, 155609, 155610, 155611, 155612, 155613, 155614, 155615, 155616 (insieme e particolari della sala affrescata al primo piano, 1989). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito del Kunsthistorisches Institut in Florenz dove, oltre a una scheda, è una mostra on-line sulla casa e sui suoi affreschi. Altre immagini sono alla voce Casa di Andrea del Sarto su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
14/11/2008 |
Data ultima modifica |
11/12/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
13/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
stemma familiare, datazione, lapide. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
|