Scheda Palazzo Corsini al Parione

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Lungarno Corsini 10
Denominazione Palazzo Corsini al Parione
Altre denominazioni .
Affacci via Parione 11, via del Parioncino
Proprietà Corsini (Corsini Sanminiatelli, Corsini Miari Fulcis).
Architetti - Ingegneri Parigi Alfonso il Giovane, Tacca Ferdinando, Silvani Pier Francesco, Ferri Antonio Maria.
Pittori - Scultori - Decoratori Marcellini Carlo Andrea, Gherardini Alessandro, Botti Rinaldo, Rosi Alessandro, Neri Bartolomeo, Gabbiani Antonio Domenico, Ulivelli Cosimo, Dandini Pietro, Bimbacci Atanasio, Passanti Giovanni.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il palazzo, di grande estensione, si erige su una vasta area occupata in antico da case di varie famiglie che avevano proprietà tra la via Parione e il lungarno, quali gli Altoviti, gli Ardinghelli, i Compagni, i Medici, i Fagiuoli, i Fedini, gli Strozzi e i Corsi. Tra queste case era anche un casino detto del Parione, con parco, costruito sulle case confiscate nel 1555 a Bindo Altoviti, quindi passato per varie proprietà e nel 1640 venduto a Maddalena Machiavelli, madre di Bartolomeo Corsini, al quale giunse per via ereditaria nel 1650. Quest'ultimo iniziò ad ampliare la proprietà con il progressivo acquisto degli edifici confinanti e parallelamente intraprese l'imponente opera di riedificazione del nuovo palazzo, attorno al 1652 e inizialmente su progetto di Alfonso Parigi il Giovane. Dopo un decennio circa subentrò alla direzione dei lavori Ferdinando Tacca e poi, dal 1679 al 1681, Pier Francesco Silvani. Nel 1685 Filippo di Bartolomeo Corsini finanziò la ripresa dei lavori con la maggior parte dell'edificazione della porzione del palazzo verso l'Arno, e questo grazie all'accorpamento nella fabbrica di una casa già dei Compagni (alcuni testi riportano Guadagni) detta delle Muse, per le nove figure dipinte in facciata. A questa fase risulta direttore dei lavori l'architetto Antonio Maria Ferri, al quale è quindi da riferirsi il disegno dei fronti principali, seppure nel rispetto della pianta a U che si tende a ricondurre a un'idea del Silvani (su questa e più in generale sulla questione oltremodo intricata della succedersi dei lavori e della relativa direzione si veda comunque la ben documentata scheda di Samuele Caciagli). La facciata sul lungarno dovrebbe quindi datarsi attorno al 1690, sebbene la chiusura del cantiere (che comunque non giunse a completare come da progetto il corpo verso il ponte alla Carraia) sia indicata dalla letteratura attorno al 1710. L'attuale edificio, volto rispetto alle più antiche preesistenze sul lungarno, costituisce per l'articolazione del prospetto una insolita inserzione nel panorama fiorentino; nonostante questo, per la mole, la sontuosità e più in generale per l'indubbia complessità dell'impresa, non ha mai mancato di suscitare l'ammirazione nei visitatori e negli stessi fiorentini. Lo stesso Federico Fantozzi (1842), sempre particolarmente critico nei confronti degli edifici non riconducibile alla tradizione rinascimentale, riconosce che il palazzo, "se non riuscì secondo le leggi della più sana scienza architettonica, non mancò peraltro di acquisire un posto distinto fra i principali della città, sebbene dalla parte di ponente non sia ancora ultimato". La fabbrica si presenta costituita da tre distinti volumi, il principale caratterizzato da due logge sovrapposte, disposte attorno a una corte chiusa verso il lungarno da un corpo basso coperto da una terrazza che si prolunga nelle ali laterali; una balaustra ornata da statue impreziosisce il coronamento dell'edificio. Si accede al cortile da un grande portone sormontato dallo stemma Corsini (d'argento, a tre bande di rosso, e alla fascia attraversante d'azzurro) e fiancheggiato da colonne. Negli interni sono molti gli ambienti di interesse, a partire da una ardita scala elicoidale riconducibile al progetto di Pier Francesco Silvani (1667) e uno scalone monumentale dovuto a Antonio Maria Ferri (dopo il 1692). Al piano terreno è una piccola e suggestiva grotta artificiale, opera dello stesso Ferri (1692-1698) con sculture di Carlo Andrea Marcellini e pitture di Alessandro Gherardini e Rinaldo Botti. Il primo piano del palazzo ospita una delle più importanti collezioni d'arte private fiorentine (Galleria Corsini), costituita a partire dalle raccolte di don Lorenzo Corsini, nipote di Clemente XII, pregevole sia per il valore delle singole opere sia per aver mantenuto il carattere di quadreria e l'arredo della casa patrizia. Molte le pitture murali che arricchiscono gli ambienti, dovute tra gli altri ad Alessandro Rosi, Bartolomeo Neri, Alessandro Gherardini, Antonio Domenico Gabbiani, Cosimo Ulivelli, Piero Dandini, Atanasio Bimbacci, Giovanni Passanti. Notevoli anche gli stucchi, opera di Rinaldo Botti. Tornando agli esterni, su via Parione (si veda), si notano, oltre a un superstite stemma di famiglia con le armi dei Corsini e dei Medici, resti di pilastri e bugne di un'antica casa degli Ardinghelli poi Altoviti. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Bibliografia Bocchi-Cinelli 1677, pp. 233-234; Zocchi 1744, tav. VIII; Del Bruno 1757, p. 87; Cambiagi 1765, pp. 150-151; Cambiagi 1771, p. 165; Cambiagi 1781, pp. 159-160; Thouar 1841, p. 393; Fantozzi 1842, pp. 554-555; Fantozzi 1843, pp. 47-48, n. 80; Firenze 1845, p. 149; Baldinucci-Ranalli 1845-1847, III, 1846, p. 136; V, 1847, p. 399; Formigli 1849, pp. 135-136; Firenze 1850, pp. 149-154; Burci 1875, pp. 351-352; Illustratore fiorentino 1880, p. 15; Carocci 1897, p. 52; Elenco 1902, p. 249; Limburger 1910, n. 209; Garneri 1924, p. 114, n. LVII; Limburger-Fossi 1968, n. 209; Palazzi 1972, p. 146, n. 260 e p. 148, n. 266; Firenze 1974, pp. 290-291; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 271-272; III, 1978, p. 37; Zocchi-Mason, pp. 46-47; Rosamaria Martellacci in Firenze 1992, pp. 150-151, n. 112; Zucconi 1995, p. 106, n. 161; Adsi 2003, pp. 21-22; Cesati 2005, I, pp. 187-188, II, p. 451; Firenze 2005, pp. 431-432; Samuele Caciagli in Atlante del Barocco 2007, pp. 410-411, n. 88; Invernizi 2007, I, p. 146, n. 122; Adsi 2009/1, pp. 13-14; Adsi 2010, pp. 41-42; Fantozzi Micali-Lolli 2016, pp. 92-93.
Approfondimenti Giacomo Gabardi, Firenze elegante, Firenze, Tipografia Ricci,1886, pp. 81-89 (Casa Corsini); Il Palazzo Corsini, in "Arte e Storia", X, 1891, 9, p. 71; Il Palazzo e la Galleria Corsini in "Rivista Fiorentina", I, 1908, 3, pp. 39-41; Hugh Honour, The Palazzo Corsini, Florence, in "The Connoisseur", CXXXVIII, 1956, 557, pp. 160-165, Luigi Zangheri, Antonio Ferri architetto granducale, in "Antichità Viva", XI, 1972, 6, pp. 45-56; Mara Visonà, Gli scultori per il salone di palazzo Corsini a Firenze, in "Antichità Viva", XXVII, 1988, 2, pp. 22-31; Alessandra Guicciardini Corsi Salviati, Affreschi di palazzo Corsini a Firenze, 1650-1700, Firenze, Centro Di, 1989; Gabriella Orefice, Le 'case grandi' dei Corsini a Firenze, in "Quaderni di Storia dell'Architettura e Restauro", IV/V, 1990/91 (1991), pp. 6-18; Orazio Pugliese, Palazzo Corsini. Lungarno Corsini Firenze, Fiesole, Nardini Editore, 1997; Luca Arachi, Paolo Gentilini, La grotta di palazzo Corsini a Firenze, in "Commentari d'Arte", VI, 2000, 15/17, pp. 78-91; Giorgiana Corsini, La Galleria Corsini, in "Le Dimore Storiche", XVI, 2000, 3, pp. 5-6; Sandra Carlini, La grotta di palazzo Corsini, in Sandra Carlini, Elena Marazzi, Lara Mercanti, Giovanni Straffi, Le grotte. Luoghi di delizie tra natura e artificio a Firenze e nel suo territorio, Firenze, Alinea, 2002, pp. 14-23; Oronzo Brunetti, residenze corsiniane fra Firenze e Roma, in Residenze nobiliari. Stato Pontificio e Granducato di Toscana ("Atlante tematico del Barocco in Italia"), a cura di Mario Bevilacqua e Maria Luisa Madonna, Roma, De Luca Editori d'Arte, 2003, pp. 95-106; Patrizia Maccioni, Palazzo Corsini e villa Le Corti, in Fasto privato: la decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, I, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir per l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, 2012, pp. 21-42, tavv. VIII-XII, XX-XXVII; Gianluca Belli, Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento, Firenze, University Press, 2019, p. 406, n. 4, fig. 83 (ma si vedano anche i rimandi al testo tramite l'indice analitico della pubblicazione).
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: MFC-F-000465-0000, FVQ-F-127810-0000 (vedute del prospetto sul lungarno in scorcio, 1865 circa); AVQ-A-003862-0006 (veduta d'insieme del lungarno con il palazzo, 1870 circa); ACA-F-002848-0000, BGA-F-009567-0000 (vedute del prospetto sul lungarno frontali, 1890 circa); ACA-F-029286-0000 (salone del palazzo, 1920-1930). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0097153, 0087156 (vedute del salone); 0097160 (veduta dello scalone); 0098668, 0098670, 0098674, 0098676 (vedute e scorci della grotta). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9680 (veduta parziale del cortile, fine XIX secolo). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 98138, 98139, 98140 (vedute del prospetto su via Parione, 1979); 98141, 98142, 98143 (vedute del cortile, 1979); 98144, 98145, 98146, 98147, 98148, 98149, 98150, 98151, 98152, 98153, 98154, 98155, 98156, 98157, 98158, 98159 (vedute d'insieme e particolari degli spazi interni con riferimento agli elementi architettonici e alle superfici dipinte e decorate, 1979); 143098, 143099, 143100, 143101, 143102, 143103, 143104, 143105, 143106, 143107, 143108, 143109, 143110, 143111, 143112, 143113, 143114, 143115, 143116, 143117, 143118, 143119, 143120, 143121, 143122, 143123, 143124, 143302, 143303, 143304, 143305 (vedute d'insieme e particolari degli spazi interni con riferimento agli elementi architettonici e alle superfici dipinte e decorate, 1986); 143556, 143557, 143557bis, 143558, 143559, 143560, 143561, 143562, 143563 (vedute d'insieme e particolari degli spazi interni con riferimento alle superfici dipinte e decorate, 1987); 143546, 143547, 143548, 143549, 143550, 143551, 143552, 143553, 143554, 143555, 143573, 143574, 143575, 143576, 143577, 143578, 143579, 143580, 143908, 143909, 143910, 143911, 143912, 143913 (vedute d'insieme e particolari degli spazi interni con riferimento alle superfici dipinte e decorate, 1987); 144395, 144396, 144397, 144398, 144399, 144400, 144401, 144402, 144403, 144404, 144405, 144406, 144407, 144408, 144409, 144410, 144411, 144412, 144417, 144418, 144419, 144420, 144421, 144422, 144423, 144424, 144425, 144426 (veduta degli spazi interni affrescati e decorati al tempo occupati dal River Club, 1987); 144564, 144565, 144566, 144567, 144568, 144569, 144570, 144571, 144572, 145224, 145224, 145225, 145226, 145227, 145228, 145229, 145230, 145231, 145232, 145234, 145235, 145236, 145237, 145238, 145239 145961, 145962, 145963, 145964, 145965, 145966, 145967, 145968, 145969, 145971, 145972, 145973, 145973, 145974, 145975, 145976, 145977, 145978, 145979, 145980 (vedute d'insieme e particolari degli spazi interni con riferimento alle superfici dipinte e decorate, 1987); 179040, 179041, 179042, 179043, 179044, 179045, 179046, 179047 (vedute delle superfici dipinte e decorate della camera dell'alcova dopo l'intervento di restauro, 1994).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Corsini al Parione su Wikipedia e dal sito ufficiale di Palazzo Corsini.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 16/11/2008
Data ultima modifica 09/04/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags scultura, stemma familiare.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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