Scheda Palazzo Borgherini

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Borgo Santi Apostoli 17- 19
Denominazione Palazzo Borgherini
Altre denominazioni Palazzo Rosselli del Turco
Affacci piazza del Limbo 1r- 2r
Proprietà Borgherini, Rosselli del Turco.
Architetti - Ingegneri Baccio d'Agnolo (Bartolomeo Baglioni, d.).
Pittori - Scultori - Decoratori Granacci Francesco, Andrea del Sarto (Andrea d'Agnolo, d.), Pontormo (Jacopo Carrucci, d.), Bachiacca (Francesco di Ubertino Verdi, d.), Benedetto da Maiano, Benedetto da Rovezzano (Benedetto Grazzini, d.).
Uomini illustri Borgherini Pierfrancesco.
Note storiche L'edificio fu eretto su progetto di Baccio d'Agnolo a partire dal 1507 per Salvi di Francesco Borgherini, a ridosso dell'antica chiesa dei Santi Apostoli, occupando anche una parte dell'antica area cimiteriale e alcune case e torri già degli Altoviti. Proprio per la particolare conformazione del lotto di terreno che sul lato meridionale segue il profilo della navata sinistra e dell'abside della chiesa, l'edificio non poté essere provvisto del consueto cortile porticato interno, ma solo di un ampio atrio. Tale limite non impedì di ricercare bellezza e agi nella residenza: lo stesso Salvi, ad esempio, in occasione del matrimonio del figlio Pierfrancesco con Margherita Acciaiuoli (1515) fece realizzare una sontuosa camera, ben nota grazie alla descrizione resane da Giorgio Vasari, comprendente lettiera, forzieri, spalliere e un lettuccio, con dipinti di Francesco Granacci, Andrea del Sarto, Pontormo e Bachiacca. Negli anni trenta del Cinquecento la proprietà fu d'altra parte ampliata con l'acquisto di alcune case poste di fronte al palazzo, in modo da creare quell'area a giardino che era impossibile ricavare nell'area retrostante il palazzo, ed altre case limitrofe furono acquistate ancora nel Settecento, senza tuttavia modificare l'impianto della residenza principale. Nel 1750 la proprietà, compreso il giardino ed altri edifici adiacenti - dopo essere stata confiscata a seguito di atti fraudolenti commessi dal senatore Borgherini e quindi passata all'amministrazione dell'Abbondanza - fu acquistata dai Rosselli del Turco. Nella prima metà dell'Ottocento, presumibilmente attorno al 1830, la fabbrica subì ulteriori interventi tesi alla riorganizzazione e all'ampliamento degli spazi interni: a questo periodo è da ricondurre l'apertura del portone segnato con il numero 17, la creazione della relativa scala e la trasformazione dell'ultimo piano con l'apertura di una successione di piccole finestre in asse alle antiche che, per quanto in facciata suggeriscano la presenza di un mezzanino, danno luce a un ulteriore quarto piano ottenuto con l'abbassamento dell'antico solaio. I due fronti del palazzo, a squadra, rispettivamente di nove e tre assi, sono scanditi da due ordini di finestre centinate con ghiere di conci piani. Il piano terreno è qualificato da una serie di finestrelle rettangolari e da un portale arcuato a bugne laterali. "L'allungatissimo palazzo continua anche in età 'leoniana' a sviluppare la poetica di quella severità edificatoria che aveva trovato la sua prima origine nei rigori estetici della savonaroliana Repubblica 'piagnona': grandi campi di intonaco, cantonali bugnati e mostre centinate dalle aperture in pietra forte, una consapevole ripresa degli spicciativi, 'seriali' modi michelozziani del distrutto palazzo dei Tornabuoni nell'omonima via, sono altrettanti contrassegni di un linguaggio che intende consapevolmente prescindere da qualsivoglia sontuoso lessico romano di stampo bramantesco, raffaellesco e tardo giulianeo" (Gabriele Morolli in Firenze 1992). Sul lato che guarda a piazza del Limbo è, fra le due finestre, un bassorilievo seicentesco con il Cristo e, sotto, una Madonna con il Bambino attribuita tradizionalmente a Benedetto da Maiano, accompagnata da una lastra con una preghiera e da una, oramai compromessa per l'erosione della superficie, con una concessione d'indulgenze. Sulla cantonata è, all'altezza del secondo piano, uno scudo con l'arme dei Borgherini (di rosso, alla banda d'oro, caricata di tre rose del campo). Entrando, nell'atrio è una ricca decorazione scultorea in pietra ancora in stile quattrocentesco mentre, per quanto riguarda gli interni, smembrata la camera di Pierfrancesco Borgherini e migrati i pannelli in vari musei, resta da segnalare la presenza di un camino realizzato nello stile di Baccio d'Agnolo (un ulteriore camino eseguito da Benedetto da Rovezzano e proveniente dal palazzo è esposto al Museo nazionale del Bargello). La facciata fu restaurata nel 1942, con il rifacimento dello stemma. Un nuovo cantiere volto al totale restauro dell'immobile (gravemente danneggiato sia dagli eventi bellici del 1944 sia dall'alluvione del 1966) fu aperto nel 1986 e chiuso nel 1989: a questo si deve il rifacimento degli intonaci, il restauro degli infissi in legno, degli elementi in pietra e dei ferri da facciata, oltre che degli spazi interni con particolare riferimento al quartiere monumentale. Attualmente l'edificio è in parte occupato dall'Hotel Alessandra (n. 17) e dalla sede fiorentina della European School of Economics (n, 19). Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1909.
Bibliografia Bocchi-Cinelli 1677, pp. 581-582; Del Bruno 1757, p. 91; Cambiagi 1765, p. 153; Cambiagi 1771, p. 168; Cambiagi 1781, p. 162; Thouar 1841, p. 365; Fantozzi 1842, pp. 584-585; Fantozzi 1843, p. 56, n. 103; Firenze 1845, pp. 157-158; Formigli 1849, p. 143; Firenze 1850, pp. 157-158; Stegmann-Geymüller 1885-1908, VII, tav. 1 (Benedetto da Rovezzano); Bigazzi 1886, p. 118; Elenco 1902, p. 252; Vasari-Milanesi 1906, V, p. 352; Limburger 1910, n. 619; Garneri 1924, p. 79, n. XXXIII; Limburger-Fossi 1968, n. 619; Palazzi 1972, p. 100, nn. 183-184; Firenze 1974, p. 289; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 73-74; II, 1977, p. 148; Gabriele Morolli in Firenze 1992, p. 96, n. 65; Trotta 1992, pp. 37-38; Zucconi 1995, p. 81, n. 106; Cesati 2005, I, p. 346; II, p. 559; Cesati (Piazze) 2005, p. 112; Firenze 2005, p. 254; Invernizi 2007, I, pp. 251-252, n. 224; Adsi 2010, pp. 38-39.
Approfondimenti Guido Carocci, Una vecchia strada di Firenze: Borgo SS. Apostoli, in "Rivista Fiorentina", I, 1908, 1, pp. 8-14; Rachel Wischnitzer, Jacopo Pontormo’s Joseph scenes, in "Gazette des Beaux-Arts",1953, 41/42, pp. 145-166; Allan Braham, The bed of Pierfrancesco Borgherini, in "The Burlington Magazine", CXXI, 1979, pp. 754-765; Sveva Rosselli del Turco, Il Palazzo Rosselli del Turco. Storia di un restauro, in "Le Dimore Storiche. Periodico dell'Associazione Dimore Storiche Italiane", IV, 1988, 2, pp. 2-3; Alessandro Cecchi, Percorso di Baccio d'Agnolo legnaiuolo e architetto fiorentino: dagli esordi al palazzo Borgherini, in "Antichità Viva", XXIX, 1990, 1, pp. 31-46; Giampaolo Trotta, Il palazzo Borgherini - Rosselli del Turco, in Giampaolo Trotta, Gli antichi chiassi tra Ponte Vecchio e Santa Trinita, Firenze, Messaggerie Toscane, 1992, pp. 167-178; Claudio Seccaroni, Ripensando all’assetto della Camera Borgherini, in "Kermes" XXIX/XXX, 2016/2017, 104/105, pp. 157-170.
Documentazione fotografica Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0047915 (caminetto negli spazi interni). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10816, 51451 (vedute dei rilievi posti sul palazzo dal lato di piazza del Limbo, 1973). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 151839 (particolare del bassorilievo con la Madonna e il Bambino su piazza del Limbo, 1988); 174347, 174348, 174349, 174350, 174351, 174352, 174353, 174354, 174355, 174356, 174357, 174358, 174359, 174360 (vedute dell'androne e degli spazi interni, 1994); 174361 (particolare del portale, 1994); 174362, 174363 (vedute degli spazi interni, 1994); 174364 (particolare del bassorilievo e delle iscrizioni sul prospetto di piazza del Limbo, 1994); 174365, 174366, 174367 (vedute degli spazi interni, 1994); 174368 (veduta d'insieme dei prospetti del palazzo ripresa dalla cantonata, 1994); 174369 (particolare dello stemma sulla cantonata, 1994); 174370 (veduta di un soffitto negli spazi interni, 1994); 174371 (particolare di un ferro da facciata, 1994); 174372 (veduta di un cancello negli spazi interni, 1994); 177977 (particolare della gronda, 1994).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Borgherini-Rosselli del Turco su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 23/11/2008
Data ultima modifica 21/02/2021
Data ultimo sopralluogo 21/04/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
Localizzazione