Scheda Torre dei Baldovinetti |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Borgo Santi Apostoli 4r |
Denominazione |
Torre dei Baldovinetti |
Altre denominazioni |
Torre del Bigo |
Affacci |
via Por Santa Maria 21r |
Proprietà |
Baldovinetti, Gualtierotti, Salvetti, Piacenti, Pandolfini. |
Architetti - Ingegneri |
Baroni Nello. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La torre, annessa alla casa che determina la cantonata con borgo Santi Apostoli, risulterebbe eretta nel XII secolo per volontà di conti Guidi, ed è successivamente documentata come abitata dalla famiglia Baldovinetti (discesa dalla stirpe dei conti Guidi) fino al Seicento. Passò poi ai Salvetti e quindi ai Piacenti, che la possedevano negli anni di Federico Fantozzi (1843). Nel 1904, giunta in proprietà ai Pandolfini, è così descritta da Guido Carocci nel suo Illustratore fiorentino: "E' una costruzione solidissima, con grosse mura rivestite di filaretto, senza ornamentazioni, senza cornici di ricorso, con poche e strette finestrelle destinate a portare un modesto raggio di luce nei diversi ripiani. Al primitivo coronamento merlato che è stato distrutto, è oggi sostituita una semplice tettoia. La torre appartenne per il corso dei secoli ai Baldovinetti insieme alla vicina casa e ad un grandioso palagio del quale restano tuttora le tracce nella casa al n. 2 in Borgo SS. Apostoli. In origine tutto questo ceppo di case, con questa ed altre torri delle quali sussistono presentemente appena pochi resti in Via delle Terme, erano dei Guidi, potente famiglia di parte Ghibellina. Nel 1204 un ramo dei Guidi, si staccò dalla famiglia; da un Baldovinetto trasse il nuovo nome, si fece di popolo e poi di Parte Guelfa, acquistando in breve autorità e potenza. Per il corso non interrotto di sei secoli torre e palazzo non uscirono mai dal possesso di quella famiglia della quale ricordano la storia gloriosa ed i personaggi illustri e benemeriti. Oggi l'una e l'altra sono di proprietà dei Conti Pandolfini". Durante le distruzioni operate nella zona dalle truppe tedesche in ritirata nella notte del 3 agosto del 1944 la fabbrica resistette fortunosamente alle esplosioni: "le mine la spogliarono dalle costruzioni d'attorno, e la resero dritta e pulita, come uno stollo, sul quale fu più agevole un accurato restauro" (Bargellini-Guarnieri 1973). Tale restauro, resosi necessario per le pericolose lesioni determinate dai violenti spostamenti d'aria provocati dalle esplosioni, fu condotto tra il 1945 e il 1946, su incarico della Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, dall'architetto Nello Baroni, al quale si devono la maggior parte degli interventi di ripristino sulle torri trecentesche danneggiate di qua e di là d'Arno. Si segnala il bel portale al piano terreno (oggi accesso a un esercizio commerciale) sormontato da un arco a doppia ghiera. Più in particolare: "la torre presenta al piano terra una porta con una doppia ghiera e mostra un rivestimento con filaretto di pietra regolare fino a circa 5 metri di altezza, dopodiché il rivestimento è sbozzato in maniera più grezza; una finestra di forma quadrata con inferriate si trova al di sopra della porta, mentre nella parte più alta, quasi al termine della torre, un'altra finestra di forma quadrata risulta essere di più recente costruzione. Il fronte prospettante in direzione di Por Santa Maria è pressoché compatto ed è caratterizzato soltanto dalla presenza di tre piccole finestrelle di forma quadrata, di cui la prima caratterizzata dalla presenza di un alto architrave in pietra e da un piccolo archivolto" (Mercanti-Straffi). Il paramento delle facciate è stato oggetto di interventi di restauro nel corso del 2016. La torre appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale ed è sottoposta a vincolo architettonico dal 1914. |
Bibliografia |
Fantozzi 1843, p. 60, n. 116; Illustratore fiorentino 1880, pp. 33-35; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 458; Carocci 1897, p. 138; Elenco 1902, p. 257; Illustratore fiorentino (1904) 1903, pp. 39-41; Limburger 1910, n. 66; Garneri 1924, p. 79, n. XXX; Limburger-Fossi 1968, n. 66; Palazzi 1972, p. 89, n. 159; Bargellini-Guarnieri 1973, p. 77; Firenze 1974, p. 289; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 73; III, 1978, p. 165; Trotta 1992, p. 20; Macci-Orgera 1994, pp. 115-117; Mercanti-Straffi 2003, pp. 54-59; Firenze 2005, p. 255; Insabato-Ghelli 2007, p. 34; Morozzi 2009, pp. 39-40. |
Approfondimenti |
Guido Carocci, Una vecchia strada di Firenze: Borgo SS. Apostoli, in "Rivista Fiorentina", I, 1908, 1, pp. 8-14. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Torre dei Baldovinetti su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
29/11/2008 |
Data ultima modifica |
09/05/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
21/04/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
torre. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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