Scheda Palazzo Gianfigliazzi |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Via de' Tornabuoni 1 |
Denominazione |
Palazzo Gianfigliazzi |
Altre denominazioni |
Torrione dei Gianfigliazzi |
Affacci |
lungarno Corsini 2 |
Proprietà |
Ruggerini, Fastelli, Gianfigliazzi, Torsellini, Villifranchi, Accademia del Casino dei Nobili, Mortara, Della Gherardesca, Piccioli, Rusconi Clerici. |
Architetti - Ingegneri |
Silvestri Bartolomeo, Maiorfi Michelangelo, Giovannozzi Ugo, Albini Donatella. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'edificio, di origini duecentesche e già di proprietà dei Ruggerini ai quali si deve presumibilmente l'originaria edificazione, fu quasi del tutto distrutto dai ghibellini dopo la battaglia di Montaperti del settembre 1260. Passato ai Fastelli fu ricostruito e, alla fine del Trecento, pervenne ai Gianfigliazzi, che ne rimasero proprietari fino all'estinzione del casato nel 1764, legando il proprio nome alla residenza. Di tale famiglia, di origine magnatizia di parte guelfa, abbiamo notizie fino dal XIII secolo ma si dovrà attendere fino al successivo perché questa assuma rilievo nella storia cittadina. Agli inizi dell'Ottocento la fabbrica fu utilizzata dall'Accademia dei Nobili e presumibilmente, come il contiguo casino dei Nobili (si veda in via de' Tornabuoni 1r), riadattata e restaurata nel 1841 su progetto dell'architetto Bartolomeo Silvestri. Attualmente si mostra nei termini assunti dopo un radicale intervento di restauro attuato attorno al 1890 su progetto dell'architetto e ingegnere Michelangelo Maiorfi (al tempo aspramente criticato da Piero Franceschini), che comunque non sembra avere stravolto l'impianto complessivo, almeno stando a quanto si può vedere dall'incisione di Giuseppe Zocchi del 1744 (che tuttavia mostra l'edificio in ombra e in forte scorcio) con una veduta del ponte e della chiesa di Santa Trinita. Nell'insieme sembra che l'intervento abbia voluto armonizzare il fronte al palazzo Spini che gli è di fronte, riconfigurato circa venti anni prima: rispetto a questo il nostro presenta particolari più elaborati, ma è assai meno sviluppato in larghezza. Per quanto riguarda il Novecento è documentato un restauro della facciata nel 1939, un intervento per risarcirlo dai gravi danni provocati dalla guerra nel 1946 (progetto dell'architetto e ingegnere Ugo Giovannozzi), e nuovi lavori di sistemazione nel 1956 e ancora nel 1978. Recentemente, nel 2011 la facciata è stata nuovamente interessata da un cantiere di restauro su progetto e direzione dei lavori dell'architetto Donatella Albini (impresa esecutrice Ires). Così l'edificio era descritto da Guido Carocci nel suo Illustratore fiorentino del 1905, che bene restituisce lo spirito con il quale si avvicinavano e si andavano al tempo rileggendo queste antiche fabbriche fiorentine: "E' una specie di torrione rivestito di bozze di pietra, con tre ordini di finestre a porzione di cerchio ed il coronamento merlato sporgente sopra degli archi sostenuti da mensole. E' qualche cosa fra il palagio e la fortezza e ricorda que' tempi ne' quali le dimore delle nobili famiglie dovevano servire tanto all'offesa che alla difesa, perché così volevano le vicende fortunose delle fazioni cittadine. Anni addietro, esso fu restaurato e sulla scorta delle visibili tracce esistenti si riedificò il coronamento merlato; ma il restauro dovrebbe esser completato riducendo all'originaria forma le finestre del primo piano che in un precedente riordinamento furono abbassate e tolte così di proporzione... Sulla bruna e severa facciata si veggono tuttora scolpiti gli stemmi delle famiglie che si succedettero nel possesso del palazzo; Ruggerini, Fastelli e Gianfigliazzi e di fianco e sotto le finestre stanno tuttora infissi que' ferri che servivano ugualmente a sostenere le stoffe, le matasse di lana e di seta, elementi del commercio nel quale le vecchie famiglie impiegavano la loro attività, come gli arazzi e le bandiere de' giorni di festa. Al pianterreno, dove sono oggi magazzini ed un mezzanino, era un'ampia e ricca loggia nobiliare coperta da volte a crociera che si svolgevano sopra solidi ed eleganti pilastri; una di quelle logge che nel medioevo servivano alla liete e gaie radunanze delle famiglie nelle belle sere d'estate e nelle occasioni di domestici festeggiamenti". Tale loggia, così come attesta Ginori Lisci, si trovava "sul canto di Parione" e fu chiusa nel 1732 (si conserva ancora una planimetria settecentesca dell'edificio presso l'archivio dei Buonomini di San Martino). Al piano terreno della fabbrica è una successione di quattro fornici e l'imposta di un ulteriore arco verso l'Arno, a documentare come anche l'edificio limitrofo presentasse un tempo caratteristiche simili. Sul fronte la letteratura indica la presenza degli stemmi delle famiglie Ruggerini, Fastelli (Petriboni), Gianfigliazzi (quest'ultimo come del XV secolo). Più in particolare sono al primo piano, ripetuti quattro volte, gli scudi con l'arme dei Gianfigliazzi (d'oro, al leone d'azzurro, lampassato e armato di rosso), mentre, tra le finestre dell'ultimo livello, ricorrono gli stemmi identificati come riferibili ai Ruggerini e ai Fastelli. Si noti poi, sul lato destro del fronte, il chiasso che separava il torrione dalla chiesa di Santa Trinita, successivamente chiuso e quindi coperto a definire un vano ora occupato da un esercizio commerciale. Attualmente l'edificio ospita, tra l'altro, l'Hotel Antica Torre di via Tornabuoni. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. Si vedano anche, in ragione della comune proprietà, gli edifici sul lungarno Corsini 2 e 4. |
Bibliografia |
Zocchi 1744, tav. XIV: Carocci 1897, pp. 44, 145; Elenco 1902, p. 250; Illustratore fiorentino (1905) 1904, pp. 35-37; Ross 1905, p. 108; Limburger 1910, n. 291; Garneri 1924, p. 115, n. LX; Limburger-Fossi 1968, n. 291; Ginori Lisci 1972, I, p. 137; Palazzi 1972, p. 115, n. 215; Firenze 1974, p. 290; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 185-186; Cresti-Zangheri 1978, p. 134; Zocchi-Mason 1981, pp. 58-59; Maffei 1990, pp. 144-145; Zucconi 1995, p. 39, n. 33; Mercanti-Straffi 2003, pp. 102-105; Cesati 2005, II, p. 687. |
Approfondimenti |
Buoni esempi, in "Arte e Storia", VI, 1887, 25, pp. 183-184; Restauri, in "Arte e Storia", IX, 1890, 19, p. 152; Piero Franceschini, Palazzo Gianfigliazzi, in "La Nazione", 14 ottobre 1892; Restauro di un antico edifizio, in "Arte e Storia", XI, 1892, 11, p. 87; Il torrione dei Gianfigliazzi, in "Arte e Storia", XI, 1892, 20, pp. 159-160; A proposito del torrione dei Gianfigliazzi, in "Arte e Storia", XI, 1892, 22, pp. 175-176; Guido Carocci, Il restauro del Palazzo dei Gianfigliazzi, in "Arte e Storia", XI, 1892, 23, pp. 177-178; Sempre a proposito del Palazzo dei Gianfigliazzi, in "Arte e Storia", XI, 1892, 24, pp. 187-188; Piero Franceschini, Sempre il Palazzo dei Gianfigliazzi, in "Arte e Storia", XI, 1892, 25, pp. 198-199; Pietro Franceschini, Santa Trinita e la casa dei Gianfigliazzi, in Per l'arte fiorentina, Dialoghi critici 1875-1895, Firenze, Tipografia Ciardi, 1895, pp. 163-173; Gianluigi Maffei, Palazzo Gianfigliazzi, in Via Tornabuoni: il salotto di Firenze, a cura di Mariaconcetta Fozzer, Firenze, Loggia de' Lanzi Editori, 1995, p. 40; Alessandra Marino, Claudio Paolini, Via de' Tornabuoni. I palazzi, Firenze, Polistampa 2014, pp. 27-30 (Palazzo Gianfigliazzi). |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: BGA-F-004885-0000 (veduta del prospetto nell'ambito di una panoramica sulla piazza e sulla chiesa di Santa Trinita, 1890 circa); OBN-F-000196-0000, OBN-F-000197-0000 (veduta del prospetto nell'ambito di due panoramiche sulla piazza e sulla chiesa di Santa Trinita, 2000 circa). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6413 (veduta del prospetto dell'edificio, 1930 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 39314, 39315, 39317 (veduta d'insieme e particolari del prospetto, 1967). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Torre dei Gianfigliazzi su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
FI0263 |
ID univoco regionale |
90480170330 |
Data creazione |
29/11/2008 |
Data ultima modifica |
28/03/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
torre, albergo, ferro da facciata, stemma familiare. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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