Scheda Palazzo Pandolfini |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Via Santa Reparata 63 |
Denominazione |
Palazzo Pandolfini |
Altre denominazioni |
Palazzo Stibbert |
Affacci |
. |
Proprietà |
Danty, Maggi, Stibbert, Pandolfini. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Paoletti Egisto, Balestrieri Leopoldo. |
Uomini illustri |
Stibbert Frederick. |
Note storiche |
Si tratta di una bella costruzione da considerare senza dubbio come la più rilevante della strada, per misura ed equilibrio del disegno del prospetto, stranamente ben poco considerata dagli studiosi e, nella precedente redazione di questa scheda, sulla scorta di una indicazione di Fantozzi (1843) male interpretata, erroneamente identificata con il casino di don Antonio de' Medici e con il successivo palazzo Dumesnil, in realtà da riconoscere alle origini della villa Meyer al numero 43 di questa stessa strada. Walther Limburger, che inserisce il palazzo nella sua pubblicazione con la denominazione di Casa Pandolfini, la dice nel 1910 da poco restaurata, fatto confermato da Mazzino Fossi (1968) che riferisce di un intervento sulla facciata datato al 1908. Il repertorio di Bargellini e Guarnieri la segnala per "eleganza seicentesca". Attualmente si presenta con un fronte di quattro piani per cinque assi, il bel portone ad arco incorniciato da bugne in pietra così come lo sono le finestre rettangolari dei primi due piani. Questi, nel complesso e nonostante la sostituzione di parte del pietrame (così pensiamo per il portale, forse proprio da mettere in relazione al restauro del 1908) appaiono nel solco della tradizione cinque seicentesca. Da datarsi invece al Settecento sono i due piani superiori, come denota sia il diverso disegno e decoro delle bucature sia la fattura delle bugne poste a profilare il prospetto, qui realizzate in malta di calce. In questo stesso periodo dovettero essere fatti al palazzo diversi altri lavori, come la scala interna che si sviluppa sulla sinistra dell'androne e le inferriate delle finestre terrene, peraltro di notevole lavorazione. Nel palazzo, come ricorda la targa posta sul fronte (non datata ma posta nel novembre 2015), "ebbe dimora cittadina" Frederick Stibbert dal 1865 al 1906, anno nel quale l'edificio fu appunto ereditato dal nipote Roberto Pandolfini. Della proprietà Stibbert restano a memoria gli interventi decorativi attuati negli spazi interni, per lo più ispirati a modelli rinascimentali, realizzati da Egisto Paoletti e da Leopoldo Balestrieri, tra i pittori prescelti dal collezionista anche per interventi nella villa di Montughi, sua principale residenza. |
Bibliografia |
Limburger 1910, n. 534; Limburger-Fossi 1968, n. 534; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 216; Cesati 2005, II, p. 616. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
11/12/2008 |
Data ultima modifica |
29/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
22/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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