Scheda Palazzo Levi

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Lungarno Amerigo Vespucci 20- 22- 24
Denominazione Palazzo Levi
Altre denominazioni Palazzo De Micheli
Affacci via Melegnano 1- 3
Proprietà Levi, Geddes da Filicaia, De Micheli.
Architetti - Ingegneri Presenti Enrico, Micheli Vincenzo, Giachi Antonio.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il palazzo fu edificato prima del 1878 (quando fu illustrato su "Ricordi di Architettura") su progetto dell'architetto Enrico Presenti (morto nel 1872) e committenza del banchiere barone Angelo Adolfo Levi. Qualificato da un elegante motivo a serliana impostato su un doppio ordine architettonico nel settore centrale, si sviluppava originariamente su sette assi e aveva su ambedue i lati un giardino perimetrato da cancellate (non aperta ancora l'attuale via Melegnano). Tra il 1900 e il 1902, come attesta una varia documentazione conservata presso l'archivio storico del Comune di Firenze, l'edificio fu interessato da lavori tesi ad ampliare la residenza sui due spazi liberi di pertinenza, condotti su progetto dell'architetto e ingegnere Vincenzo Micheli, fino a raggiungere gli attuali undici assi. L'intervento portò d'altra parte a rileggere l'intero fronte, in perfetta mimesi con il progetto originario, moltiplicando il tema delle serliane, prolungando il fregio sotto gronda, ampliando i balconi, aprendo due nuovi portoni a fiancheggiare l'ingresso principale, e infine riproponendo il bozzato angolare che già profilava il precedente edificio. "Vi sono riuniti, con molta coerenza stilistica, molteplici elementi culturali e formali tipici dell'eclettismo. Sono da notare al piano terreno il bozzato di ascendenza toscana; le finestre a tabernacolo di gusto sangallesco al primo piano; quelle del secondo piano (come anche quelle del piano terreno) con cornici su mensolette di ricordo marcatamente cinquecentesco" (Pietrogrande 1994). Negli anni successivi la proprietà passò per via ereditaria ai Geddes da Filicaia e, nel 1924, ai De Micheli. Su via Melegano è da segnalare, al numero 3, il bel cancello in ghisa realizzato dalla fonderia Lorenzetti di Pistoia, d'accesso a quelle che un tempo erano le rimesse (in parte realizzate con strutture sempre in ghisa) e le scuderie. Nel 1970 il palazzo è stato interessato da un restauro della facciata (rifacimento dell'intonaco deteriorato e lavaggio del bozzato basamentale in pietra e degli ulteriori elementi lapidei) su progetto del geometra Antonio Giachi, premiato dalla Fondazione Giulio Marchi nel 1971. Una fotografia della sua originaria configurazione è nel repertorio di Bargellini e Guarnieri (1978).
Bibliografia Burci 1875, p. 171; Garneri 1924, p. 108, n. XLIV; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, p. 259; Cozzi 1992, p. 171; Pietrogrande 1994, pp. 74-75; Cesati 2005, II, p. 724.
Approfondimenti "Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", I, 1878, fasc. II, tav. II.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 48209, 48210, 48211, 48212, 48213, 48214, 48215, 48216, 48217 (vedute d'insieme e particolari dei prospetti dell'edificio, 1969); 48218, 48219 (vedute dell'androne, 1969).
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 28/12/2008
Data ultima modifica 12/05/2020
Data ultimo sopralluogo 05/05/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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