Note storiche |
Si tratta evidentemente di una casa che a un certo momento della sua storia fu legata alla stessa proprietà dell'edificio posto sull'altra cantonata di via del Campuccio (si veda al numero civico 28), come conferma l'arme presente sullo scudo posto sul portone, in buona parte eroso ma leggibile proprio in analogia con quello che segna la casa principale, e qui interpretato come presumibilmente riconducibile alla famiglia d'Agliana (d'azzurro, alla sbarra ritirata a destra di verde, desinente a una torre fondata su un ponte a un'arcata posto su una riviera, il tutto al naturale, sormontato da una stella). Che qui si tratti di una specie di dipendenza dell'altra lo dicono i modi decorativi, sempre settecenteschi e assolutamente modellati su quelli dell'altro edificio ma sottoposti a una specie di sintesi e di riduzione, come appare evidente guardando le cornici delle finestre e, soprattutto, le inferriate del piano terreno. Da segnalare, a indicare come l'edificio sia stato definito con l'unificazione di più antiche case a schiera di diversa proprietà, la presenza, sulla finestra al terreno del primo asse a sinistra, di un pietrino a rotella con l'aquila che aggrinfia il torsello di lana lavorata, insegna dell'arte di Calimala. |