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Scheda Casa del monastero di Santa Elisabetta Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santo Spirito
Ubicazione Via de' Serragli 88
Denominazione Casa del monastero di Santa Elisabetta
Altre denominazioni Palazzetto Neri Ridolfi
Affacci .
Proprietà Neri Risolfi, monastero di Santa Elisabetta delle Convertite, Opera Pia Paganelli, Scassellati Sforzolini.
Architetti - Ingegneri Scassellati Sforzolini Fabrizia.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio, con il prospetto di tre piani su due assi, presenta un disegno oltremodo semplice, comunque nobilitato da un bel portale ad arco a tutto sesto decentrato a sinistra, incorniciato da conci di pietra disposti a raggiera e sormontato da un ovale con un bassorilievo in pietra raffigurante la Madonna e il Bambino (eroso). Precedentemente al recente restauro (2012, su progetto dell'architetto Fabrizia Scarsellati Sforzolini), l'edificio era stato segnalato in questo repertorio per le cattive condizioni di conservazione (scheda del 22/07/2011), con gli intonaci del fronte in parte caduti. Proprio tale stato aveva tuttavia consentito di leggere l'antico disegno del prospetto, con le finestre al primo piano ad arco, poi tamponate e ridotte a rettangolari, e di rilevare ancora la presenza di una scritta risalente all'ultima guerra che lo identificava come rifugio. Il restauro (in parte finalizzato a definire l'edificio come struttura ricettiva), oltre a restituire dignità alla fabbrica, ha consentito di precisarne la storia. Dal sito della residenza d'epoca si apprende così come originariamente la casa fosse di un fornaio, con al terreno laboratorio e locali di vendita e al piano superiore l'abitazione della famiglia. Nel Cinquecento l'edificio sarebbe poi stato acquisito dai Neri Ridolfi (lo attesterebbe, negli interni, l'architrave di un camino con l'arme della famiglia: d'oro, al leone d'azzurro, e alla fascia attraversante d'argento caricata di tre stelle a sei punte del campo), per poi entrare, nel Settecento, tra le proprietà del vicino monastero di Santa Elisabetta. Quando all'inizio del secolo scorso il convento fu soppresso, nell'edificio fu istituita l'Opera Pia Paganelli che continuò l'opera di accoglienza all'infanzia propria del precedente istituto religioso fino al primo dopoguerra. Alle spalle dell'edificio è un piccolo giardino, ugualmente recuperato e restaurato con cura.
Bibliografia
dettaglio
Nessun dato rilevato.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito della residenza d'epoca Ottantotto Firenze.
Codice SBAPSAE A_FI0036
ID univoco regionale 90480171362
Data creazione 30/12/2010
Data ultima modifica 29/03/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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