Quartiere |
Santo Spirito |
Ubicazione |
Via della Chiesa 54r |
Denominazione |
Casa del tabernacolo della Madonna del Morbo |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
via del Leone 57 |
Proprietà |
Nessun dato rilevato. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Giottino (Tommaso di Stefano, d.), Nardo di Cione (d. Orcagna Nardo), Maso di Banco, Benini Amedeo, Benini Lamberto, Benini Cesare junior, Bandini Fabrizio, Botticelli Guido, Chemeri Marcello. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'edificio, per quanto di antica fondazione, è privo sul fronte di qualsiasi elemento architettonicamente significativo. Lo si segnala per la cantonata tra via della Chiesa e via del Leone che, grazie a uno smusso nella parte inferiore, determina un tabernacolo attualmente protetto con un struttura moderna in ferro e vetro. Era qui un affresco di grande bellezza con una Madonna in trono, angeli e i santi Giovanni Battista e Romualdo, pressoché ignorato (essendo peraltro seminascosto da una inferriata) fino al 1908, quando fu restaurato e reso visibile, quindi attribuito a Nardo di Cione, Maso di Banco e infine riconosciuto come opera di Giottino. Proveniente da piazza Santo Spirito il tabernacolo era noto come "della Madonna della Sagra" o "della Madonna del Morbo" e probabilmente era stato realizzato in ringraziamento per la fine della grande peste del 1348. Staccato negli anni trenta del Novecento da Amedeo e Lamberto Benini fu rimosso per essere collocato in luogo sicuro allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale. Fu poi oggetto nel 1958 di un nuovo intervento da parte di Cesare Benini, quindi sostituito da una copia eseguita dallo stesso Cesare Benini nel 1979 (qui collocata solo nel 1995), a sua volta restaurata dalla ditta S.I.R.E. per le cure del Comune di Firenze nel 1999. Per quanto riguarda l'originale, ora conservato presso la Galleria dell'Accademia di Firenze, si segnala il restauro eseguito nel 1981-1982 da Fabrizio Bandini, Guido Botticelli e Marcello Chemeri. |
Bibliografia
dettaglio |
Santi 2002, pp. 72-73. |
Approfondimenti |
Magnolia Scudieri, Carla Calvaresi, Tabernacolo di via del Leone, in Arte storia e devozione. Tabernacoli da conservare, a cura dell'Ufficio Restauri della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze e Pistoia, Firenze, Centro Di, 1991 (Quaderni dell'Ufficio Restauri, n. 3), p. 39; Stefania Gori, Tabernacolo di Giottino, in La 'bottega' dei Benini. Arte e restauro a Firenze nel Novecento, catalogo della mostra (Scandicci, Palazzina Direzionale, 3-31 ottobre 1998) a cura di Francesco Gurrieri, Stefania Gori, Francesca Petrucci e Valerio Tesi, Firenze, Polistampa, 1998, pp. 155-156, n. 54. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10070, 51450, 51454, 51455 (veduta d'insieme del tabernacolo e particolari dell'affresco, 1943); 51295 (veduta della cantonata dell'edificio, con lo smusso privo della struttura del tabernacolo e dell'affresco, 1973); 23811 (l'affresco di Giottino, 2004). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
23/07/2011 |
Data ultima modifica |
15/05/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
22/05/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
tabernacolo. |
Localizzazione |
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