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Quartiere Santa Croce (Mattonaia)
Ubicazione Via Luigi Carlo Farini 10
Denominazione Palazzo Servadio
Altre denominazioni Palazzo Savage Landor
Affacci .
Proprietà Servadio, Savage Landor, Mangioni Landor, Maganzi Baldini, Istituto delle Suore della Provvidenza e dell'Immacolata Concezione,
Architetti - Ingegneri Kleffler Henry.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La palazzina, sorta nell'ambito degli interventi di urbanizzazione dell'area di piazza Massimo d'Azeglio avviati a partire dal 1865, si sviluppa per tre piani di inusitata altezza (e presenta sul tetto una terrazza con relativo lucernario per illuminare il corpo scala), con una facciata organizzata su sette assi, di chiaro gusto neoquattrocentesco. Al piano terreno è un paramento a rustica in pietra artificiale. Oltre il palazzo è un giardino che, sul fondo, conserva l'originaria limonaia disposta in parallelo al prospetto interno dell'edificio, ispirata a modelli classici e segnata al centro da una breve esedra delimitata da due colonne d'ordine tuscanico, con al centro un busto su basamento (alcune modifiche sono state attuate al piano superiore, già soffitta, trasformato nel 1965 in civile abitazione). Sempre nello spazio a verde insiste poi una serra a vetri di disegno tardo ottocentesco. L'edificio non appare ancora nelle mappe della Comunità di Firenze del 1870 (mentre è già presente nella mappa del Catasto del 1884), dal che si può presumere sia stato eretto nei primi anni settanta, quando il quartiere raggiunse in effetti una sua più compiuta definizione, e poco prima della morte del suo committente. L'originaria proprietà (coincidente con la costruzione) risulta infatti riconducibile al banchiere e finanziere Giacomo Servadio (1826-1873), già proprietario degli omonimi villini nella vicina piazza Massimo d'Azeglio (si veda ai civici 2-5). Viste le assolute assonanze del disegno del prospetto del nostro palazzo con quello dei villini, si può peraltro ipotizzare che il progetto sia riconducibile all'architetto Henry Kleffler, autore dei precedenti e che sappiamo strettamente legato a Giacomo Servadio, tanto da seguirlo nelle operazioni speculative intraprese dall'imprenditore a Roma, dove firmerà varie realizzazione ugualmente in stile 'primo rinascimento'. Come documentato dalle carte conservate presso l'Archivio Storico del Comune di Firenze, le sei "inferriate a gabbia" che segnano il terreno sarebbero state montate nel 1903, al tempo della proprietà Savage Landor (presumibilmente Arnold Henry Savage Landor). Ugualmente non pertinente al disegno originario sembrerebbe il balcone al centro del piano nobile, che appare come elemento fuori scala rispetto al disegno d'insieme del fronte principale. Per quanto riguarda il bel cancello dell'androne, si noti l'elemento apicale costituito da un braccio che regge tre rametti variamente fioriti: si tratta di un adattamento dell'arme della famiglia Baldini (correttamente d'azzurro, al destrocherio di carnagione vestito di rosso, impugnante un fascio di tre spighe d'oro) in ragione dell'acquisto del palazzo, negli anni trenta del Novecento, da parte di Emma Maganzi Baldini, che lo abitò con le sorelle e che, alla morte, nel 1991, donò l'intera proprietà all'Opera don Orione (Opera della Divina Provvidenza), che procedette alla vendita dei singoli appartamenti ottenuti dal frazionamento degli spazi originari.
Bibliografia
dettaglio
Paolini 2008, p. 85, n. 111; Paolini 2009, p. 141, n. 179.
Approfondimenti Claudio Paolini, Il quartiere della Mattonaia a Firenze: dagli antichi orti alla città giardino ottocentesca, Firenze, Edifir, 2020, pp. 42-43, 76-77.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sull'edifiicio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via Farini (Firenze) su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI6022
ID univoco regionale 90480170758
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 19/09/2021
Data ultimo sopralluogo 03/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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