Quartiere |
Santo Spirito |
Ubicazione |
Via di Camaldoli 16 |
Denominazione |
Casa del monastero di Camaldoli |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
monastero di San Salvatore a Camaldoli. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si tratta di un edificio con la facciata organizzata su due piani per cinque assi, riconfigurata su più antiche case a schiera di proprietà del vicino monastero di San Salvatore, che oggi si presenta sulla via con un disegno corrente e privo di elementi architettonici di rilievo, come è proprio della case della via. La segnalazione vale tuttavia per la presenza, al terreno, di due pietrini con l'iscrizione "R.io L.no", seguita dalla data 1790 in numeri arabi e infine dai numeri, in un caso 179 nell'altro 150, sempre in numeri arabi. Si tratta di una delle rare testimonianze superstiti di uno dei più importanti interventi urbanistici nella città antica, promosso appunto dai camaldolesi di San Salvatore (si veda a piazza Torquato Tasso) a partire dagli ultimi anni del XIII secolo nell’area interna della porta di San Frediano, a comprendere otto isolati che una mappa del 1579 conservata presso l’Archivio di Stato di Firenze (riprodotta in Ginori Lisci 1978, p. 43) chiarisce formati da 358 case, essendone state abbattute 105 per creare il vuoto fra le mura e i bastioni di terra elevati in previsione dell’assedio del 1529. La stessa carta precisa di come tutte le case appartenessero al Sacro Eremo di Camaldoli e come fossero «tutte segnate sopra le porte, co’ li lor’ numeri». Tali tasselli (evidentemente rinnovati nel tempo pur mantenendo la numerazione conferita in origine) sono giunti ai nostri giorni per i numeri 25 (via del Leone), 37, 43, 54 (via della Chiesa), 149 e 150 (via di Camaldoli),163 e 170 (via dell'Orto) e si presentano fortunatamente murati sulle facciate di case che nel tempo sono state per lo più radicalmente riconfigurate e che quindi dell'originaria fondazione si può dire conservino solo tale pietrino. La numerazione rilevata corrisponde infatti a quella della ricostruzione in pianta degli isolati con le unità abitative originarie presente in Maffei 1990 e Orgera 1995. |
Bibliografia
dettaglio |
Maffei 1990, pp. 339-343 (L'urbanizzazione di Camaldoli). |
Approfondimenti |
Valeria Orgera, Una lottizzazione dell'Ordine Camaldolese, in Loris Macci, Valeria Orgera, Contributi di metodo per una conoscenza della città, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1976, pp. 73-153; Leonardo Ginori Lisci, Cabrei in Toscana. Raccolte di mappe, prospetti e vedute, sec. XVI - sec. XIX, Firenze, Giunti Marzocco per la Cassa di Risparmio di Firenze, 1978, pp. 42-44; Valeria Orgera, "De aedificibus communibus". Fonti e problemi dell'edilizia minore a Firenze, Firenze, Edifir, 1995, pp. 39-44, 75-83. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
16/05/2021 |
Data ultima modifica |
19/12/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
20/05/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
pietrino. |
Localizzazione |
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