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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via Ghibellina 81
Denominazione Palazzo Salvetti Sebregondi
Altre denominazioni Palazzo Digerini Nuti
Affacci via de' Pepi 12- 14, via del Fico
Proprietà del Caccia, Salvetti, Bartoli, Guardi della Fonte, Tornaquinci, Bourbon del Monte Santa Maria, Boccherini, Digerini Nuti, Sebregondi.
Architetti - Ingegneri Sirigatti Lorenzo.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio, documentato in antico come proprietà dei del Caccia (1450), è stato successivamente delle famiglie Salvetti (1564), Bartoli (1568), Guardi della Fonte (1573), Tornaquinci (1701), Bourbon del Monte Santa Maria (1727), Boccherini, (1731), e quindi dei Digerini Nuti e dei Sebregondi (per quanto riguarda i vari passaggi di proprietà si veda comunque la minuziosa ricostruzione dei fatti offerta da Guido Carocci dalle pagine di "Arte e Storia" del 1899). Per quanto di antiche origini, il palazzo presenta attualmente caratteri definiti tra la fine del Cinquecento e gli inizi del secolo successivo su progetto del cavalier Lorenzo Sirigatti, che unificò e ridisegnò le preesistenze su commissione dei Guardi della Fonte. Come proprietà di questa famiglia la casa è ricordata da Francesco Cinelli (1677) per le opere d'arte contenutevi, e in particolare per essere "adornata di molte statue fra le quali vi è una testa di marmo d'una Cleopatra tenuta in pregio, un'altra d'una femmina, ed una d'un Console molto belle, ne di questa è men vaga quella d'un Seneca". Nonostante la data alla quale si devono riferire gli attuali prospetti, dei quali il principale organizzato su tre piani per cinque assi, appaiono evidenti i caratteri tardo quattrocenteschi del disegno d'insieme, con il vistoso bozzato angolare e le finestre ad arco poggianti su semplici ricorsi in pietra, incorniciate da bugne, leggermente rilevate al primo piano, a filo dell'intonaco al secondo. Tali caratteristiche sono state spiegate (Mazzino Fossi 1968) con la supposta volontà di Lorenzo Sirigatti (del quale peraltro ben poco si conosce) di recuperare il misurato linguaggio quattrocentesco dopo le sperimentazioni proprie della stagione manierista, come in effetti è proprio di molte altre fabbriche erette a Firenze tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del secolo successivo, che qui si esprimerebbe anche nell'organizzazione degli spazi interni. Più semplicemente, tuttavia, si potrebbe immaginare l'intervento promosso dai Guardi della Fonte più di ripristino di una situazione esistente che non di rilettura radicale del suo disegno, eccezion fatta per le finestre al piano terreno che bene si prestano ad essere collocate in questo torno di anni. Colpito dalle acque dell'alluvione del 4 novembre 1966 (che qui raggiunsero i quattro metri) è stato successivamente e con cura restaurato. Nell'androne è notevole il cancello della prima metà dell'Ottocento, che introduce a un cortile su colonne composite rinascimentali. Ugualmente di un certo rilievo anche la lanterna ottocentesca posta sull'angolata (canto degli Orlandini). Lo scalone e la maggior parte degli interni mantengono quasi del tutto gli antichi elementi architettonici come soffitti, volte e decorazioni minori. L'edificio appare con la denominazione di palazzo Digerini Nuti nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1913.
Bibliografia
dettaglio
Bocchi-Cinelli 1677, p. 350; Elenco 1902, p. 254; Limburger 1910, n. 636; Limburger-Fossi 1968, n. 636; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 31; Paolini 2008, pp. 94-95, n. 130; Paolini 2009, pp. 153-154, n. 200.
Approfondimenti Guido Carocci, Palazzo Digerini-Nuti in Via Ghibellina in "Arte e Storia", XVIII, 1899, 1, p. 3.
Documentazione fotografica Archivio fotografico SBAP, Firenze: 43749 (veduta del prospetto con scorcio su via de' Pepi, 1968); 43750, 43751 (vedute d'insieme del prospetto su via Ghibellina, 1968); 43752, 43753, 43754 (vedute di scorcio dei prospetti secondari, 1968); 43755 (veduta di scorcio della porzione superiore del prospetto su via Ghibellina, 1968); 43756 (particolare del portale, 1968); 43757 (particolare di una finestra terrena, 1968); 43758 (veduta della cancellata tra l'androne e il cortile interno, 1968).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Salvetti Sebregondi su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI0274
ID univoco regionale 90480170342
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 17/05/2020
Data ultimo sopralluogo 29/01/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
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