Scheda Casa |
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Repertorio delle Architetture Civili di Firenze |
Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Borgo la Croce 107r- 109r |
Denominazione |
Casa |
Altre denominazioni |
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Affacci |
via de' Macci 82- 84 |
Proprietà |
Nessun dato rilevato. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Della Robbia Giovanni, Tattini Filippo. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La casa, articolata su quattro piani, segna la cantonata tra borgo la Croce e via de' Macci. Per quanto attualmente presenti prospetti ottocenteschi, è evidente la sua antica fondazione, in un'area fortemente caratterizzata dalle proprietà del vicino monastero di Sant'Ambrogio, tanto da lasciarci presumere che anche questo edificio, nella sua configurazione originaria, fosse compreso tra le proprietà della chiesa. Tuttavia anche gli interni recano essenzialmente tracce (almeno per quanto riguarda la porzione occupata dal Bed & Breakfast MartinDago) di un intervento della seconda metà dell'Ottocento, che vi ha lasciato vari soffitti decorati. Sull'angolo dell'edificio, in alto, a guardare piazza Sant'Ambrogio, è un bel tabernacolo in terracotta invetriata riconducibile a Giovanni della Robbia, databile attorno al 1525, che ritrae il vescovo in atteggiamento benedicente. Viste le trasformazioni subite dall'edificio nel tempo e vista la mancanza di documentazione al proposito non è possibile stabilire se questa fosse la sua collocazione originaria (particolarmente alta rispetto alle consuetudini), comunque attestata nel corso del XIX secolo e comunque strettamente legata al luogo. Al di là del pregio artistico dell’opera, il tabernacolo presenta infatti un eccezionale valore storico, essendo riconducibile a una commissione della Città Rossa del rione di Sant’Ambrogio, come si evidenzia dalla presenza dell’insegna di questa brigata sulla mensola inferiore del tabernacolo, segnata da una cittadella di mattoni rossi su campo bianco, in riferimento al colore rosso dei laterizi e questi in relazione alla presenza nella zona di numerose fornaci. Si ricorda come la Città Rossa fosse una delle Potenze festeggianti, riconosciute nel 1343 da Gualtieri di Brienne duca d’Atene e abolite nel 1629 da Ferdinando II de’ Medici, in questo caso appunto espressione del rione di Sant’Ambrogio, tra le più antiche delle undici che nel corso del tempo arriverà a contare il quartiere di Santa Croce. Tali Potenze, espressione del Popolo minuto, organizzavano nel proprio rione spettacoli, ameggiamenti, banchetti e altri tipi di feste e, parallelamente, sempre in quanto espressione della collettività, operavano per sostenere le istituzioni laiche e religiose del luogo anche con la commissione di opere. Nel nostro caso, la realizzazione del tabernacolo richiama la parallela anche se più impegnativa impresa affrontata dalla Potenza del regno di Biliemme del quartiere di San Giovanni, che nel 1522 aveva commissionato ai Della Robbia il monumentale tabernacolo delle Fonticine oggi in via Nazionale. Ambedue le opere attestano come nel corso del Cinquecento tali Potenze avessero assunto particolare rilievo in ambito cittadino, fatto confermato dai segnacoli murati sull’angolo della facciata della chiesa di Sant’Ambrogio proprio dal lato del nostro tabernacolo, con le insegne della Città Rossa e, in un caso, con la data 1577. Sotto al tabernacolo una lapide ricorda il passaggio "per queste due contrade" di papa Pio VII, l'anno 1805. Il tabernacolo è stato oggetto di un intervento di restauro (resosi urgente per il distacco di un elemento) tra la fine del 2019 e i primi del 2020, meritoriamente sostenuto dai Friends of Florence ed eseguito da Filippo Tattini.
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Bibliografia |
Bigazzi 1886, p. 90; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 55; Firenze 2005, p. 417; Invernizi 2007, II, p. 461, n. 413. |
Approfondimenti |
Guido Carocci, I Tabernacoli di Firenze, in "Arte e Storia", XXIII, 1904, 22/23, pp. 147-148; Allan Marquand, Giovanni della Robbia, Princeton, Princeton University Press, 1920, pp. 107-108. |
Documentazione fotografica |
Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0061948 (particolare del tabernacolo di Sant'Ambrogio). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10053 (veduta del tabernacolo, ante 1973); 51466 (veduta della cantonata con il tabernacolo, 1973). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Borgo la Croce su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dal sito del MartinDago Bed & Breakfast. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
05/08/2011 |
Data ultima modifica |
07/01/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
10/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
albergo, lapide, robbiana, tabernacolo. |
Crediti |
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini |
Localizzazione |
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