Scheda Via dei Della Robbia

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Extra moenia Q2
Ubicazione Via dei Della Robbia
Denominazione Via dei Della Robbia
Altre denominazioni Via Robbia
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La via corre dal viale Giuseppe Mazzini (in prossimità dell'innesto con il viale Bernardo Segni) a piazza Savonarola, all'angolo con via Benivieni. Lungo il suo tracciato - che si sviluppa parallelo a quello dei viali di circonvallazione - si incontrano: via Benedetto Varchi, via Jacopo Nardi, via Giuseppe La Farina, via Giambologna, via degli Artisti. La denominazione (nella forma via Robbia) è attestata dal 1884, anno che ugualmente è indicativo della realizzazione del tracciato, genericamente previsto nel piano di ampliamento della città redatto da Giuseppe Poggi in relazione alle nuove esigenze di Firenze Capitale (1865-1871) ma attuato solo dopo la ripresa dalla drammatica crisi economica attraversata dal Comune a seguito del trasferimento della capitale a Roma, provocata proprio dagli ingenti investimenti legati al suo rinnovamento urbanistico. Per quanto riguarda il tratto prossimo al viale Giuseppe Mazzini sono inoltre da tenere presenti i limiti posti all'urbanizzazione dell'area per la presenza della strada ferrata aretina e della relativa stazione ferroviaria di Porta alla Croce, demolita solo nel 1896. Lungo la via sono quindi sia edifici di tipologia riconducibile al villino tardo ottocentesco sia, soprattutto, palazzine e casamenti eretti nei primi decenni del Novecento, alcuni di un certo pregio (lo Stradario 1913 registra una popolazione di 422 abitanti). Non mancano poi stabili frutto di edificazioni degli anni cinquanta e sessanta, a saturare i giardini e le aree verdi che un tempo caratterizzavano tutto il quartiere, pensato e destinato alla media borghesia del tempo. Nel suo insieme possiamo quindi considerare la strada oltremodo rappresentativa delle varie esperienze architettoniche del Novecento fiorentino, ora tradizionaliste ora, anche se timidamente, moderniste, per altro alternate tra loro, dato che le nuove costruzioni, come accennato, sono andate nel tempo a saturare gli originari e ampi spazi a verde che distanziavano le prime realizzazioni (si veda ad esempio la pianta di Firenze pubblicata da Limburger nel 1910, che mostra la rarefazione dei villini lungo il tratto). Della via ha offerto un acuto ritratto Vasco Pratolini in Cronache di Poveri amanti (1946), in parte ancora oggi sottoscrivibile: "Via della Robbia è una strada quieta e pulita. Fuori delle soglie vi sono gli stoini di rete con tante palline bianche che formano la parola: Salve. Niente fagotti d'immondizia, biche di sterco né cattivi odori. Non alberghi equivoci, non vigilati speciali che la ronda tiene d'occhio. Un ampio respiro di cielo tra le due file di case, e giardini odorosi di magnolia, in questa stagione. Le finestre hanno ante scorrevoli, saliscendi di giunco, persiane intonate alla scialbatura delle facciate. Ogni interno è un'isola di affetti, di interessi bene amministrati: un castello ove a sera si ritira il ponte levatoio".
Bibliografia Stradario 1913, p. 121, n. 852; Stradario 1929, p. 34, n. 314; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 302-303; Stradario 2004, p. 174.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via dei Della Robbia su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/08/2013
Data ultima modifica 12/10/2020
Data ultimo sopralluogo 27/05/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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