Note storiche |
Si accede al piazzale (realizzato su progetto di Giuseppe Poggi come snodo del primo tratto del viale dei Colli nell'ambito dei lavori di ingrandimento della città di Firenze quale nuova Capitale d'Italia, 1865-1871) dall'omonimo viale e dai viali Evangelista Torricelli e Niccolò Machiavelli. La titolazione al grande scienziato e letterato fu deliberata dalla giunta comunale il 7 ottobre 1868, in relazione al fatto che "in una villa del prossimo borghetto del Pian dei Giullari, Galileo Galilei, passò alcuni anni della prigionia inflittagli dal Tribunale della Inquisizione" (Stradario 1913). La stessa motivazione portò, pochi mesi dopo, il 20 gennaio 1869, a riferire allo stesso Galileo il viale che da qui si diparte fino a giungere al piazzale Michelangiolo. Originariamente, come si deduce dalle descrizioni del luogo nelle prime pubblicazioni sul viale dei Colli, il piazzale si poneva come terrazza panoramica sulla città e sul contado, aspetto del tutto perso successivamente per la crescita degli alberi e del verde nelle singole proprietà, di modo che oggi l'ampio spazio dominato dalla statua di Daniele Manin (si veda) appare come piazzale del tutto chiuso alla visione dei dintorni. Si annota la presenza, dal lato opposto al monumento a Manin, di un cippo commemorativo alla memoria di Giovan Pietro Vieusseux, posto dal Comune nel 1963 (progetto dell'architetto Umberto Fabbrini). |
Approfondimenti |
Guido Carocci, Il viale de' Colli. Descrizione storico-artistica, Firenze, Tipografia Cooperativa, 1872; Giuseppe Poggi, Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze. Relazione (1864-1877), Firenze, Tipografia di G. Barbèra, 1882; Ida Baccini, Le passeggiate: il Viale dei Colli, in Firenze d'oggi, Firenze, Tipografia Enrico Ariani, 1896, pp. 107-114; Franco Borsi, La Capitale a Firenze e l'opera di G. Poggi, Roma, Colombo Editore, 1970, in particolare pp. 84-90 e tavole relative; Silvano Fei, Nascita e sviluppo di Firenze città borghese, Firenze, editrice Firenze, 1971, in particolare pp. 87-99 e tavole relative; Renzo Manetti, Il viale dei Colli, in Giuseppe Poggi e Firenze: disegni di architetture e città, catalogo della mostra (Firenze, Sala delle Reali Poste, dicembre 1989-gennaio 1990) a cura di Renzo Manetti e Gabriele Morolli, Firenze, Alinea, 1989, pp. 108-112; Francesco Adorno, Gennaro Tampone, Il piano di Giuseppe Poggi per Firenze: programma, progetto e attuazione per le aree orientali della città e per i colli, in "Bollettino Ingegneri", XLII, 1995, 12, p. 3; Mario Bencivenni, Il viale dei Colli e i giardini annessi, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 165-180; Elisabetta Maria Agostini, Giuseppe Poggi, la costruzione del paesaggio, Reggio Emilia, Diabasis, 2002; Mariachiara Pozzana, Greenways: percorsi verdi nell'Oltrarno di Firenze, Firenze, Polistampa, 2003; Claudio Paolini, Il sistema del verde. Il viale dei Colli e la Firenze di Giuseppe Poggi nell'Europa dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2004; Tommaso Carrafiello, Il 'Viale dei Colli' tra il crepuscolo di 'Firenze Capitale' e l'aurora della città borghese: la controversia edilizia per la sorgente del Pozzolino (1881-1892), in "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", 2011 (2012), 20, pp. 97-112; Gabriele Corsani, Il Viale dei Colli di Firenze, in "Storia dell'Urbanistica / Toscana", 2012, 13, pp. 61-76; Flavia Tiberi, Il paesaggio nell’opera di Giuseppe Poggi per Firenze capitale, Firenze, Edifir, 2014, pp. 121-151 (Il Viale dei Colli); Carlo Cresti, Firenze 1861-1871, dall'Esposizione Italiana alle vicende della Capitale provvisoria, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2015, pp. 61-64. |