Scheda Villa Albertina

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere Viale dei Colli
Ubicazione Via Dante da Castiglione 8
Denominazione Villa Albertina
Altre denominazioni Villa Ball
Affacci via Michele di Lando
Proprietà Ball, Bartalesi, Rangoni.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Ball Thomas, French Daniel Chester, Miniati Arnaldo.
Note storiche In quest'area - compresa tra il viale Machiavelli, via Dante da Castiglione e via Farinata degli Uberti - era in origine un podere detto delle Monache che, in occasione dei lavori per la realizzazione del viale dei Colli, fu lottizzato dalla Società Lazzeri & Ciampi, peraltro accollataria dei lavori dell'intero stradone. In perfetta sintonia con quell'idea di città giardino che qui doveva svilupparsi e che lo stesso Giuseppe Poggi aveva auspicato, sorsero già negli anni settanta dell'Ottocento vari villini circondati da spazi a verde, come ancora oggi si apprezza. Particolarità di quest'area fu tuttavia la concentrazione di residenze di artisti, completate da studi ed atelier espositivi, tutti riconducibili alla folta colonia di scultori angloamericani già da tempo residenti a Firenze (per lo più nel quartiere di Santo Spirito), avendo come primi 'colonizzatori' della zona gli scultori americani Thomas Ball e Hiram Powers. Proprio Thomas Ball, nel 1868, un anno prima che Powers prendesse l'identica decisione (si veda a via Farinata degli Uberti 7), acquistò questo lotto per farsi costruire immediatamente dopo (probabilmente dalla stessa società Lazzeri & Ciampi) questa villa, affiancata da un ampio studio d'artista. Nel lungo periodo in cui questa sarà la residenza dei Ball, nell'atelier passeranno altri artisti giunti a Firenze dal Nuovo Continente per apprendere l'arte della scultura in quella che ancora era considerata la culla dell'arte. Tra questi furono Daniel Chester French alloggiato in via Farinata degli Uberti 6 e William Couper, che nel 1879 sposerà la figlia di Ball, Eliza, sistemandosi con la sua nuova famiglia nella residenza, e questo fino al 1897, quando la villa sarà venduta alla famiglia Bartalesi. Come ricostruito da Francesco Quinterio (1989), negli anni trenta del Novecento l'immobile sarà affittato agli Strauss, di origine israelita, che adatteranno l'immobile a pensione per lo più riservata a famiglie ebree proscritte. Nel dopoguerra lo studio annesso, con ingresso da via Michele di Lando, è documentato come utilizzato dal ceramista, scultore e pittore Arnaldo Miniati. Acquistata dall'industriale Ugo Rangoni (che ugualmente aveva rilevato la villa confinante verso il viale Niccolò Machiavelli negli anni cinquanta modificandola significativamente), sarà ceduta nel 1960 in affitto al Comune di Firenze e da questo destinata ad accogliere un asilo e la scuola elementare Pietro Thouar, ancora presente negli anni in cui Bargellini e Guarnieri compilavano il loro repertorio. Al tempo delle ricerche di Francesco Quinterio la proprietà si presentava invece disabitata e in una situazione di forte degrado. "La villa (...) è caratterizzata dalla presenza sulla facciata prospiciente via Dante di un esteso avancorpo a mo' di portico veranda a cinque arcate con lesene tuscaniche intermedie, coperto con terrazza superiore. Lungo il lato est corre un ballatoio, retto da esili mensole in pietra assai distanziate. La villa è marcata agli angoli da bugnato a dimensioni alterne ed è visibile, nella disposizione volumetrica, l'aggiunta di un corpo posteriore, sottolineato all'innesto da doppio bugnato e sostituito al primo piano da terrazza. Come nell'adiacente villino Powers e in altri, emerge il ricorso a una grande finestra centinata per illuminare il vano scale. Le cornici delle altre finestre, assai semplificate, sono a timpano piatto. Il parco si distingue per alcune foltissime piante di leccio lungo la facciata" (Quinterio 1989). In tempi più recenti la proprietà è intervenuta con un restauro che ha restituito dignità e decoro alla villa, peraltro attualmente sede della Rangoni Finanziaria Spa.
Bibliografia Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 293; Francesco Quinterio in Zangheri 1989, p. 387; Paolini 2013, pp. 35-36, 46-49, 56, nn. 4, 21, 34.
Approfondimenti Clara Louise Dentler, Famous Foreigners in Florence 1400-1900, Firenze, Bemporad Marzocco, 1964, p. 14; Clara Louise Dentler, Famous Americans in Florence, Firenze, Giunti Marzocco, 1976, p. 57; Alta Macadam, Americans in Florence. A complete guide to the city and the places associated with Americans past and present, Milano, Giunti editore, 2003, pp. 117, 137.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 17/01/2016
Data ultima modifica 01/08/2020
Data ultimo sopralluogo 26/02/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags casa di artista, studio di artista, comunità straniera (americano).
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
Localizzazione