Note storiche |
Si tratta di uno degli edifici tra i pių modesti della via, con una facciata di quattro piani per cinque assi, di disegno vagamente echeggiante, nel portone ad arco con cornice in finto bugnato, modelli quattro cinquecenteschi. La si segnala per la lapide che segna il fronte e che ricorda come qui nascesse, nel 1908, "La Voce", la rivista fondata da Giuseppe Prezzolini (lapide posta nel centenario della fondazione, 2008, dai comuni di Firenze e Fiesole e dal Gabinetto Vieusseux). L'edificio, nel quale lo scrittore visse con la moglie tra il 1907 e il 1913, č identificabile anche grazie alla testimonianza di Ferdinando Agnoletti che cosė puntualmente lo descrive: "Poco dietro ai giardini chiusi del lungo caseggiato ch'č in questa piazza (piazza Donatello) a levante, v'č una casa di modesto aspetto, sulla via de' Robbia, quasi all'angolo d'un'altra via (Giuseppe La Farina): č a tre piani di cinque finestre ciascuno, con le persiane verdi sulla facciata dall'intonaco deperito in un melenso colore giallo marrone, sopra un uscio nel mezzo con robusta cornice di pietra nello stile caro ai palazzi toscani e alle tombe d'Etruria" (Cecconi 2009). In termini simili lo stesso Prezzolini ricordava cosė questa sua casa: "Quando mi stabilii a Firenze mi parve una fortuna di trovare un appartamento di tre stanze e cucina che corrispondeva ai miei mezzi ed ai miei gusti. Era una casa stretta ed alta fatta come di tante scatoline sovrapposte, due a due, con in mezzo la scala, un appartamento a destra e uno a sinistra, ed io potei prendere un dei due che stava in cima, quello a destra di chi guarda la casa, sotto il tetto e pių caldo nell'estate e pių freddo nell'inverno degli altri, ma senza nessuno che mi passeggiasse sul capo (...). In quelle tre stanze con cucina (ed una scura anticameretta) trovammo posto io e mia moglie, poi ci stette anche 'La Voce' e finalmente ci facemmo vivere anche un figliolo" (Cecconi 2009). |