Scheda Casa del Mutilato

Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
Quartiere San Giovanni
Ubicazione Piazza Filippo Brunelleschi 1- 2
Denominazione Casa del Mutilato
Altre denominazioni Casa dei Mutilati e Invalidi di Guerra
Affacci .
Proprietà Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.
Architetti - Ingegneri Sabatini Rodolfo, Ammannati Bartolomeo.
Pittori - Scultori - Decoratori Tolleri Mario Giovanni, Vannetti Angiolo, Beato Angelico (fra' Giovanni da Fiesole, d.), Poccetti (Bernardino Barbatelli, d.), Dandini Pietro.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio fu realizzato tra il 1934 e il 1936 su progetto del 1932 dell'architetto Rodolfo Sabatini e inaugurato il 4 novembre 1937 alla presenza di S. Maestà il Re. Nel suo insieme il complesso comprende una porzione di nuova costruzione (che è quella presa in esame in questa nota) e una frutto di lavori di ripristino e trasformazione di parte degli antichi ambienti dell'antico convento camaldolese di Santa Maria degli Angioli, compresa la Rotonda del Brunelleschi (si veda), collegata alla porzione moderna da un corpo diagonale ad un solo piano, con tre finestre su ambedue i fronti. In accordo con il piano regolatore della zona la Casa del Mutilato avrebbe inoltre determinato il lato principale della nuova piazza intitolata a Filippo Brunelleschi, pensata anche per riqualificare un'area centrale degradata. A seguito della progressiva diminuzione di reduci e invalidi di guerra l'edificio, sovradimensionato rispetto alle effettive esigenze, fu variamente destinato: tra l'altro furono concessi alla USL gli uffici posto nell'ala ovest del piano terra ed a privati la sala del consiglio e l'alloggio del custode. La porzione moderna si sviluppa esternamente su due piani e due fronti, uno a guardare la già ricordata Rotonda, l'altro a definire il lato sinistro di una ulteriore piazzetta al cui termine è l'ingresso al chiostro ammannatiano di Santa Maria degli Angioli (ora occupato dall'Università degli Studi di Firenze). La cantonata è profilata da bozze in pietra serena mentre i fronti sono contrassegnati orizzontalmente da una panca di via e da una fascia marcadavanzale. Superiormente è una altana con loggia a colonne tuscaniche. I fronti sono caratterizzati da un asse centrale con portale ad arco, il primo sovrastato da un balcone e da un finestrone, il secondo da una loggia tripartita. Al piano terreno sono posizionati sulle finestre semplicemente profilate in pietra una serie di medaglioni con figurazioni che rimandano alle Forze Armate Italiane e alle Armi dell'Esercito, realizzati dalla ditta Raggi su probabile disegno dello stesso Sabatini. "L'interno è caratterizzato, su ambedue i piani, da un ampio corridoio che taglia trasversalmente l'edificio servendo gli uffici, posti su ambedue i fronti; al piano terra una scala in pietra serena immette nell'andito centrale mentre la scala d'onore, con gradini e balaustra in pietra serena, conduce al piano superiore. In esso sono situati, oltre agli uffici, la sala delle riunioni e quella del consiglio che si differenziano per la maggior raffinatezza dei materiali: la prima presenta infatti soffitto a lacunari, pavimenti in marmo e riquadrature in marmo alle pareti, vetri decorati nella loggia tripartita e bassorilievi in marmo al di sopra delle porte di accesso; la seconda ha invece il soffitto in legno ed affreschi alle pareti, distaccati dall'antico convento degli Angioli e qui ricollocati. I corridoi del piano terra sono caratterizzati da una volta ribassata ed unghiata con peducci in pietra serena, mentre ai piani superiori sono porte con cornici in pietra serena e pavimenti in cotto; il vano scale presenta una volta unghiata con peducci, una lanterna cieca in pietra serena sul soffitto e tre finestre archivoltate (corrispondenti specularmente alla loggia del fronte principale) sul lato nord. I pavimenti sono in graniglia negli uffici, in marmo verde nella sala del direttore. Le finestre della loggia, gli occhi ed il lucernaio della rotonda hanno vetri piombati e decorati con emblemi militari e raffigurazioni allegoriche della Grande Guerra, opera di Mario Giovanni Tolleri; i tre medaglioni a bassorilievo in marmo della sala delle riunioni sono opera di Angiolo Vannetti" (dalla banca dati Architetture del 900). Nell'insieme l'edificio è riconducibile a un misurato stile neorinascimentale (che scarsa fortuna ha avuto da parte della più recente critica), voluto sia per collegare l'inserto moderno con le porzioni antiche, sia in quanto cifra distintiva di molte opere architettoniche di età fascista in ambito fiorentino. Per quanto riguarda gli affreschi staccati dall'antico convento e sopra citati si precisa che tra questi sono opere del Beato Angelico (frammento, attr. e raffigurante la Madonna col Bambino), Poccetti e Pier Dandini. Si segnala, al limitare destro del fronte principale, uno scudo con le insegne partite della Congregazione Camaldolese e del monastero di Santa Maria degli Angioli, recante un cartiglio con la data 1668 in numeri romani. Al terreno dell'edificio si lamentano innumerevoli scritte imbrattanti, graffiti e manifesti.
Bibliografia Fanelli 1973, I, p. 456; Firenze 1974, p. 210; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 150; Salvadori Guidi 1996, pp. 94-95, n. 125; Cesati 2005, I, p. 90; Brunori 2012, pp. 55-60, n. 4.
Approfondimenti Il progetto per la Casa del Mutilato approvato dall'assemblea della Sezione Fiorentina, in "Il Nuovo Giornale", Cronaca di Firenze, 16 maggio 1932; La costruenda Casa del Mutilato di Firenze, in "La Nazione", Cronaca di Firenze, 22 febbraio 1935; La Casa dei Mutilati Fiorentini. Il restauro della Rotonda, in "La Nazione", Cronaca di Firenze, 15 maggio 1935; La Casa del Mutilato in Firenze: l'ex Convento di Santa Maria degli Angioli nella storia e nell'arte, in "La Nazione", Cronaca di Firenze, 13 giugno 1935; Rodolfo Sabatini, La 'Casa del Mutilato' e la 'Rotonda' del Brunelleschi, in "Firenze. Rassegna del Comune", 1935, 4, pp. 97-100; La Casa del Mutilato nella superba cornice d'insigni monumenti risorti a splendore, in "La Nazione", Cronaca di Firenze, 22 ottobre 1937; La Casa del Mutilato in Firenze: 4 novembre 1937-XVI. Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra, Sezione Firenze, Firenze, Stabilimento tipografico Pieri, 1937; Rodolfo Sabatini, La nuova 'Casa del Mutilato' in Firenze, in "Architettura", 1938, 8, pp. 495-502; Divo Savelli, Il convento di Santa Maria degli Angeli a Firenze, Firenze, Edizioni Tornatore, 1983; Divo Savelli, La Rotonda del Brunelleschi. Storia e documenti, Firenze, Esuvia Edizioni, 1992; Antonio Ugolini, Le vetrate artistiche a Firenze fra Ottocento e Novecento. Guida e itinerari, Edifir, 2002, p. 12; Circolo Piero Gobetti, Firenze: percorsi risorgimentali, a cura di Silvestra Bietoletti e Adalberto Scarlino, Firenze, Lucio Pugliese Editore, 2005, pp. 22, 27; Divo Savelli, La raccolta d'arte della Casa del Mutilato a Firenze, in "Amici dei Musei", 2006, 107; Divo Savelli, la Casa del Mutilato a Firenze e la sua Raccolta d'Arte, Firenze, Pagnini Editore, 2008; Chiara Ricci, Un monastero dimenticato: il cenobio di Santa Maria degli Angeli a Firenze dagli anni dell’abbazia (1585) fino alla sua disgregazione, Tesi di dottorato di ricerca in architettura, Università degli Studi di Firenze, a.a. 2017-2018, I, pp. 644-682.
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: ACA-F-046639-0000 (veduta della porzione dell'edificio prossima alla rotonda del Brunelleschi, 1938 circa); ACA-F-046638-0000 (veduta d'insieme dell'edificio, 1938). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 6371, 6374, 6376 (vedute d'insieme del prospetto esterno, 1940 circa).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla banca dati delle Architetture del 900 in Toscana (realizzata dalla Fondazione Michelucci e resa disponibile dalla Regione Toscana nel proprio sito). Nella banca dati online dell'archivio storico Luce si segnala un filmato relativo all'inaugurazione della sede (Giornale Luce B1198, 1937).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 28/11/2008
Data ultima modifica 02/05/2021
Data ultimo sopralluogo 04/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags pietrino, scultura.
Crediti Repertorio delle Architetture Civili di Firenze: Copyright © 2011 Palazzo Spinelli per l'Arte e il Restauro - Associazione No Profit; Copyright © 2011 Claudio Paolini
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