Originariamente il termine identifica una pietra di colore rosso, come indica chiaramente l'etimologia del termine, da lapis haematites (vedi ematite e amatita). Successivamente il significato si è esteso a indicare anche le pietre nere e si è poi ulteriormente ampliato a comprendere un vasto numero di materiali adatti per scrivere e disegnare (vedi sanguigna, grafite, ma anche pastello, carboncino di fusaggine, ecc.), caratterizzati da una forma per lo più a bastoncino e da un rivestimento ligneo. Dalla seconda metà del Seicento si sono rapidamente diffuse dalla Francia le matite a base di mina di piombo (grafite ridotta in polvere, miscelata con una colla e quindi, ad essiccazione avvenuta, tagliata in mine per essere utilizzata per disegnare). La matita Conté, realizzata nel 1795 da Nicolas Jacques Conté con un composto di polvere di grafite, argilla e nero fumo è alla base delle comuni matite attualmente in commercio. Per estensione il termine identifica anche lo stesso disegno realizzato con matite di grafite. |