Utensile di antica origine definitosi nelle caratteristiche attuali già in età romana. Presenta una forma simile a quella di un martello ma si distingue per le dimensioni del massello metallico, che può pesare fino a 9 kg (con bocche e/o penne di forme diverse in ragione dell'uso), e per la lunghezza del manico, da 40 a 90 cm. E' impiegato a due mani (a differenza del mazzuolo) per spaccare le pietre, staccarne grosse scaglie o effettuare demolizioni veloci. Così Filippo Baldinucci (1681): "[...] E mazza dicesi un grosso martello di ferro, che da una parte è piano, e dall'altra grossamente appuntato, fatto per lo più a spezzar massi e pietroni; e dicesi ancora mazza di ferro". Precisa Francesco Salmoiraghi (1891, con illustrazione): "[...] mazza, a corpo pesante e manico lungo, con due bocche piane o convesse, o con una bocca piana e la penna a tagliente ottuso o a punta ottusa". Vedi anche mazzetta. |