Olio di lino cotto ad alte temperature (intorno ai 150 - 160 °C) in presenza d'aria, in modo da favorire il processo di polimerizzazione ovvero accelerare la velocità di essiccamento. Attualmente vengono generalmente impiegati nel corso del processo additivi metallici (zirconio, cobalto, manganese, calcio, magnesio, ecc.) che aumentano il trasporto di ossigeno. Un tempo, ugualmente, l'olio di lino cotto veniva preparato in recipienti di piombo o direttamente arricchito con sali di piombo, di cobalto o di manganese, da sempre noti per le proprietà siccative. Per quanto di più rapida essiccazione rispetto all'olio di lino crudo non viene comunemente utilizzato in pittura, in quanto più soggetto a ingiallimento. Utilizzato come impregnante e protettivo del legno non forma, a differenza dell'olio di lino crudo, pellicola. Vedi anche olio standolizzato. |