o sepion, sepiostario. Conchiglia interna dei molluschi appartenenti al genere Sepia e particolarmente alla specie Sepia officinalis, diffusa nell'Atlantico e nel Mediterraneo. Costituito prevalentemente di sostanza calcarea a struttura schiumosa, è stato ampiamente utilizzato fin dall'antichità nelle tecniche artistiche come leggero abrasivo. Il Dizionario tecnico (II, 1887), alla voce seppia, indica il termine come "nome dato, nelle arti, a certo osso di polipo, detto volgarmente calamaio, che si adoperano ad ottenere l'ultimo pulimento, ad ammorbidire la superficie di vari oggetti: agiscono questi ossi come finissima e leggiera pomice". Vedi anche seppiare. |