Termine comunemente utilizzato dal secolo scorso ad indicare la polvere colorata insolubile che, incorporata in un legante, costituisce la materia della pittura, capace di impartire una colorazione ad un supporto tramite sovrapposizione (in questo ben distinta dal colorante, capace di fissarsi stabilmente su un materiale grazie a interazioni molecolari). I pigmenti possono essere suddivisi dal punto di vista chimico in organici e inorganici, naturali e artificiali: nella maggior parte dei casi risultano comunque costituiti da minerali e da terre finemente macinati, successivamente decantati o depurati con una serie di lavaggi in acqua. Rispetto ai coloranti i pigmenti si distinguono, oltre che per una maggiore stabilità, anche per una maggiore granulometria che conferisce loro la proprietà di diffondere la luce, comunque in stretta relazione con l'indice di rifrazione, influenzando il potere coprente proprio di ciascuno di essi. |