o puntasecca, punta a rame nudo. Utensile impiegato nell'incisione in cavo e, in modo specifico, nella tecnica della puntasecca, così definita proprio in ragione del particolare strumento utilizzato. Le caratteristiche dell'utensile e le modalità per un suo uso corretto sono accuratamente descritte del dialogo relativo all'incisore in rame compilato da Girolamo Gargiolli (1876). La punta immediata è quindi "una bacchetta di finissimo acciaio, il più puro che possa trovarsi. Ha la grossezza di un lapis, ed è coperta di una striscia di pelle scamoscia, che le si avvolge intorno a modo di serpe per poterla tenere con sicurezza, lasciandone fuori la punta. Non si adopera come il bulino, che scava il rame portando avanti a sé il truciolo scalzato di punta; ma si preme dall'alto in basso sul metallo, e fa che s'alzi un lembo di questo dalla parte manca dell'incisore. Si tiene in mano presso a poco come la penna da scrivere. Il lembo sollevato si toglie col raschino, o col carbone di salcio strofinato con olio su quella bava, finché resti consumata". |