Nelle varie fasi di restauro si è soliti riferirsi con tale espressione - peraltro discussa e contestata in vari ambiti - alle operazioni non direttamente tese a consolidare la parte materica dell'opera (restauro conservativo), ma volte a restituire leggibilità all'opera, quali le operazioni di pulitura (vedi) e di reintegrazione pittorica (vedi). Tali azioni sono caratterizzate dalla necessità di affiancare alle metodologie tecnico-scientifiche riflessioni e quindi scelte dipendenti da fattori di ordine critico-estetico, secondo un modo di procedere particolarmente caratteristico della scuola di restauro italiana. |