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Lemma
sabbia
o arena, rena. Roccia sedimentaria, incoerente, costituita di piccoli granuli (fino a 2 mm) di minerali diversi (ma per lo più silice) derivati dalla degradazione di altre rocce. Nel confezionamento delle malte è l'inerte per eccellenza, tradizionalmente classificato dalle fonti in base alla provenienza (sabbia di cava, sabbia di fiume e sabbia di mare). Vista l'importanza assunta da tale inerte ai fini della qualità della malta, le fonti si dilungano a sottolineare le caratteristiche ottimali che dovrebbe possedere. Sulla scorta di Vitruvio (27 a. C.) per lungo tempo si è reputata di qualità migliore la sabbia di cava per poi giungere, nel corso dell'Ottocento, a un maggiore apprezzamento della sabbia di fiume perché tendenzialmente più pura. Quasi tutte le fonti sconsigliano invece l'utilizzo della sabbia di mare, tendente a disgregare gli intonaci a causa dei sali contenuti. Oltre alla provenienza, le fonti insistono poi sulla necessità di sceglierne oculatamente la granulometria in relazione all'uso (in particolare è da sottolineare la necessità di non usare per il confezionamento delle malte le frazioni inferiori a 0,2 mm che inibiscono fisicamente il fenomeno della presa) e di sottoporle a varie prove per individuarne la qualità. Così, ad esempio, Andrea Palladio (1570) consiglia: "sarà ogni sabbia nella sua specie ottima, se con mani premuta, e maneggiata striderà: e che posta sopra candida veste non la macchierà, né vi lascerà terra". Si segnala come per Filippo Baldinucci (1681) il termine sabbia indichi la "rena mescolata con terra".
 
note:
 
inglese
sand
francese
sable