o pittura traslucida, pittura transucida. Tecnica in uso dall'VIII secolo - descritta successivamente da Cennino Cennini (fine sec. XIV) e da Theodore Turquet De Mayerne (1620) - consistente nell'applicare velature colorate su foglie metalliche (normalmente stagno, ma anche oro e argento) inserite nel tessuto pittorico, al fine di ottenere effetti di particolare luminosità. |