spina (d'accoppiamento) o cavicchio, caviglia, cheville. Tenone a sezione poligonale o circolare utilizzato per creare un falso incastro, ovvero per essere introdotto in uno spazio scavato sul bordo di un elemento da assemblare e adatto a ricevere l’altro elemento in cui è stato scavato un foro alla stessa altezza. L’assemblaggio con spine inizia a diffondersi in Europa nella costruzione dei supporti lignei per la pittura (vedi carpenteria) a partire dal XIV secolo, diventando assolutamente comune nel corso del XVI secolo: i dati sulla diffusione del sistema sono comunque decisamente indicativi, dato che il suo uso non è distinguibile rispetto a quello ugualmente diffuso a giunto vivo incollato, in quanto, come quest’ultimo, completamente nascosto alla vista. Attualmente le spine commercializzate per generici lavori di calettatura sono ottenute da tondini di ramino o di faggio, opportunamente rigati in modo da facilitarne l'inserimento per percussione e in modo che la colla eventualmente utilizzata per assicurare la giunzione possa facilmente fuoriuscire se in eccesso. |