Pialla da banco caratterizzata dalla presenza di un ferro largo quanto il piano del ceppo. E' utilizzata per piallare contro una sponda o in presenza di elementi che non consentirebbero a una pialla comune di lavorare sull'intera superficie. Così Corrado Argegni (1960), alla voce pialla: "Sponderuola, specie di pialla, il cui ferro ha la stessa larghezza del ceppo e serve a piallare contro una sponda, ove non giungerebbe la pialla ordinaria. Sponderuola a intaccature, ha una sponda lungo i due lati del ceppo e serve per lavorare negli spigoli. Sponderuola a canto, con ferro a taglio obliquo, per piallare il legno in tralice, cioè obliquamente alla fibra. Sponderuola a bastone, col ferro a taglio concavo rientrante, per dare la sagoma ai bastoncini delle cornici. Sponderuola di intavolato, con vari tagli nello stesso ferro, retti, concavi o convessi, per ottenere un ornamento di cornice a guscio, a bastone, a bottaccino e a listello". |
note: Corrado Argegni, Piccola enciclopedia del mobile, Milano 1960.
Jackson Albert, Day David, Grande manuale degli utensili, Bologna, Nuova Ulisse Edizioni 1992. |