o mezzatinta, mezzotinto, maniera nera, incisione alla maniera nera. Nell'ambito dell'arte della stampa è un procedimento di incisione in cavo (e lo stesso prodotto ottenuto) che prevede la preventiva granitura della lastra di rame tramite un apposito utensile detto pettine, atto a produrre un fitto reticolo di segni e di barbe in modo che, se la lastra venisse in questa fase inchiostrata e stampata, produrrebbe un nero profondo e vellutato sull'intera superficie utile. L'immagine viene quindi costruita a partire da questo ipotetico fondo nero per raschiatura parziale o totale delle barbe, in modo da ottenere, con la stampa, infinite gradazioni dal grigio scuro al bianco, dove quest'ultimo è ottenuto tornando a levigare la lastra con un brunitoio. Il procedimento, la cui invenzione viene attribuita a Ludwig von Siegen di Utrecht intorno al 1642, richiama parallele innovazioni a questa altezza cronologica in ambito pittorico, legate all'introduzione di preparazione scure e, in effetti, si presta magistralmente a raggiungere effetti pittorici molto simili. Sull'invenzione si basa il trattato Sculptura or the History and Art of Calcography, 1662, dell'amatore d'arte inglese J. Evelyn. Il procedimento può essere utilizzato in abbinamento alle tecniche dell'incisione a bulino, dell'acquaforte, dell'acquatinta e del punteggiato (vedi le singole voci). |