Composizione eseguita su tela libera montata su telaio, di dimensioni tali da coprire ampie porzioni di parete, e comunque funzionale ad un inserimento nel sistema decorativo di grandi ambienti, cioè non assimilabile al concetto di dipinto da cavalletto. L’uso dei teleri è in particolare documentato in ambito veneto dalla fine del XV secolo, dove la pittura su tela è stata individuata come valido sostituto dell’affresco o di altri generi di pittura murale (e quindi non in alternativa ai dipinti mobili su tavola) facilmente alterabili a causa dell’alto tasso di umidità e salinità degli ambienti. Dal veneto teler (telaio). |