o graffietto. Utensile già utilizzato in antico e solitamente di produzione artigianale. Trova impiego per tracciare sulle superfici lignee (e ugualmente sulla pietra o altri materiali) delle linee parallele ai bordi dell'elemento in lavorazione (larghezze e spessori). E' costituito da una punta di acciaio (segnatoio) fissata all'estremità di un bastone a sua volta inserito in un corpo scorrevole che serve a regolare la distanza della traccia dal margine del bordo. Così Corrado Argegni (1960): "Truschino, arnese da falegname per marginare con esattezza liste, listelli, assi, o altri pezzi in lavoro, in modo che abbiano il medesimo spessore. E' costituito da un parallelogramma scorrevole, nel centro di un quadrato anch'esso ligneo, di medio spessore. Il parallelogramma porta un righello mobile, fornito - ad una delle estremità - di una punta di acciaio. Facendo scorrere il righello e fissandolo allo spessore voluto, per mezzo del quadrato ligneo che scorre sull'asse in lavorazione, la punta di acciaio incide un solco, che serve alla pialla o alla sega per ridurre il legno nelle proporzioni volute". Vedi anche graffietto. Dal francese trusquin, a sua volta dal francese arcaico crusquin, derivato dal fiammingo kruisken, piccola croce. |