Colore ottenuto con una mescolanza di ocra, nero, bianco e, eventualmente, con l'aggiunta di un poco di cinabro, tradizionalmente utilizzato nella pittura del XIV secolo per rafforzare le ombre degli incarnati prima della stesura del colore definitivo. La fortuna del termine è legata al suo utilizzo negli scritti di Cennino Cennini (fine sec. XIV) dove appare evidente il suo andare a indicare non uno specifico pigmento ma una particolare tonalità verde scura, peraltro ottenuta con pigmenti diversi in ragione del suo uso in affresco o nella tempera ad uovo. |