o silografia a colori. Xilografia che prevede l'impiego di più matrici, in modo da ottenere una stampa finale colorata, per lo più nelle varie gradazioni di uno stesso colore. Gli esempi più antichi, databili ai primissimi anni del XVI secolo, indicano l'impiego di un massimo di quattro matrici di cui la fondamentale, utilizzata per l'inchiostratura in nero, detta chiave. Nel procedimento di stampa, procedendo dalla matrice con la tinta più chiara a quella più scura, deve essere ovviamente utilizzata la massima accortezza nella sovrapposizione dei tratti e predisposti appositi riferimenti, in modo che l'immagine si componga progressivamente. Xilografia colorate possono essere ottenute anche utilizzando una stessa matrice per tutti i colori desiderati, stampando inizialmente le tonalità più chiare e asportando di volta in volta le parti gia ottenute e risparmiate per i colori più scuri. Escludendo tale variante la tecnica viene ritenuta messa a punto nell'ambito della bottega di Jost de Negker di Anversa, attivo ad Ausburg tra il 1508 e il 1544.