o sagrinatura. Lavorazione atta a rendere ruvida una superficie producendo delle rigature parallele o a spina. Generalmente è ottenuta mediante il rullamento sul pezzo di un utensile zigrinatore provvisto di rotelle dentate, in modo che queste incidano plasticamente (ovvero senza produzione di trucioli) la faccia del pezzo. Oltre che per ottenere un motivo ornamentale la zingrinatura è ampiamente praticata per produrre una superficie scabra che aumenti l'attrito, ovvero, come segnala il Dizionario tecnico (II, 1987), "per maneggiare più sicuramente oggetti, come le impugnature dei fucili e delle sciabole; infine per assicurare bene il piede come nei montatoi da carrozze e simili". Il termine trae origine dalla somiglianza della superficie ottenuta con quella propria dello zigrino (vedi). Vedi anche godronatura. |