o, comunemente, carta lucida. Carta trasparente particolarmente utile per l'esecuzione di copie. Cennino Cennini (fine sec. XIV) illustra come ottenerla assottigliando la superficie di una carta pecorina o carta bambagina, ungendola poi con olio di lino o con cera per renderla pił lucida. Sempre Cennino Cennini descrive come fabbricare una carta da lucido artificiale stendendo un sottile strato di colla animale su una lastra di marmo unta con olio di oliva. |
note: Carta da lucido, voce in Cecilia Prosperi, Il restauro dei documenti di archivio. Dizionarietto dei termini, Roma, Ministero per i Beni e le Attivitą Culturali, 1999. |