Operazione manuale di pulitura a secco finalizzata a rimuovere polvere o altre impurità da una superficie, con l'utilizzazione di pennelli morbidi e simili (le fonti documentano, ad esempio, per la spolveratura di affreschi e di dipinti di grandi dimensioni l'impiego di code di volpi, di scoiattolo e di puzzola, montate su canne di bambù). Se effettuata periodicamente la spolveratura può allontanare spore fungine e batteri, confermandosi come uno degli interventi di prevenzione alla degradazione più semplici ed efficaci. In questa accezione il termine appare già registrato nel Dizionario tecnico (II, 1887) in relazione alla manutenzione delle decorazioni architettoniche, a indicare come l'operazione fosse ritenuta atto di manutenzione particolarmente importante: "... tale operazione si effettua tanto all'esterno quanto all'interno degli edifizi, specialmente se decorati, per impedire che la polvere guasti la decorazione, ricoprendola di brutture ed anco trattenendo la umidità. Si usano a ciò pontature volanti e a castello". Vedi anche mundator. |