o stucco a olio, arricciato a olio. Legante sperimentato e messo a punto verso la metà del XVI secolo da Muziano da Brescia (1528-1592) ma forse già impiegato in epoca romana. Il composto è formato da polvere di travertino, calce di travertino, olio di lino crudo e olio di lino cotto. L'insieme presenta notevoli proprietà plastiche e si caratterizza per la lenta essiccazione. E' stato utilizzato come base per la realizzazione di mosaici in materiali vetrosi (i materiali lapidei assorbirebbero l'olio macchiandosi). Con alcune varianti rispetto alla ricetta originaria il composto è ugualmente alla base di varie preparazioni messe a punto per dipingere a olio su supporti murari, come attesta nel suo Vocabolario Filippo Baldinucci (1681): "Arricciato per dipigner sopra le mura a olio. Un certo stucco di marmo e matton pesto sottilissimo, incorporato con olio di linseme, pesce greca, mastico, e vernice grossa: un'altro se ne fa di matton pesto, e rena, schiuma di ferro, chiare d'uovo, e olio di linseme per lo stesso effetto". Una ulteriore ricetta per dipingere a olio su supporti murali è presente nel manoscritto di Theodor Turquet De Mayerne (1620). |
note: Stucco ad olio, voce in Manuela Farneti, Glossario tecnico-storico del mosaico, Ravenna, Longo Editore, 1993. |