o vermiglio di antimonio. Pigmento aranciato artificiale, la cui origine è da far risalire al 1843, quando Ruolz mise sul mercato un ossido d'antimonio prodotto negli stabilimenti di Rochetrejoux in sostituzione del bianco di piombo. La sua fabbricazione avviene a partire da una reazione chimica basata su dei vapori di solfuro sul metallo d'antimonio, all’interno di un processo che consente di ottenere varie tonalità, tra cui quella aranciata. Ha un ottimo potere coprente ma tende a sbiadire nel tempo. Ha trovato impiego nelle tecniche a tempera e a olio, dove comunque è stato progressivamente sostituito dall’arancio di cadmio. Vedi anche bianco di antimonio. |