o biacca, bianco d’argento, carbonato di piombo, piombo carbonato, cerussa, ecc. Pigmento bianco artificiale, tossico. Si tratta di un carbonato basico di piombo per quanto, nel tempo, la denominazione bianco di piombo sia stata riferita anche a un bianco costituito da carbonato basico di piombo e idrato di piombo puro. Si tratta del bianco sintetico più antico, già ricordato da Teofrasto di Ereso (IV sec. a. C.), sicuramente il più utilizzato in pittura fino al termine del XIX secolo, quando ne è stata sospesa la produzione a causa della sua tossicità e lo si è sostituito con il bianco di titanio e il bianco di zinco. Colore resistente, copre bene ed è un buon essiccante, ha tuttavia il difetto, come tutti i colori a base di piombo se non difesi dagli agenti atmosferici, di alterarsi o annerire se mescolato con solfuri (vermiglione, cadmi): è perciò da evitare nelle tecniche ad affresco, tempera magra, acquerello. Circa la sua resistenza è provato che impastato con olio siccativo forma una sostanza che solidificandosi raggiunge una durezza non raggiunta da nessun altro bianco. Calcinato diviene prima massicot, quindi litargirio. Il termine cerussa (vedi), che è comunemente utilizzato come sinonimo di bianco di piombo, presenta in realtà alcuni elementi di differenziazione.