o bianco assoluto, bianco di china, bianco cinese, bianco di neve, fiori di zinco, lana chimica, lana filosofica. Pigmento bianco artificiale ottenuto dall'ossido di zinco, composto già conosciuto dal Medioevo e utilizzato dagli alchimisti sotto il nome di lana filosofica (o lana chimica) ma non utilizzato come pigmento. Il suo impiego in pittura è infatti da far risalire al 1775 e alle ricerche del chimico di Digione Guyton de Morveau: fu brevettato nel 1796 dall'inglese Atkinson e comunque solo nel 1844 fu prodotto industrialmente da uno stabilimento parigino. Nel 1849 la ditta Leclair et Barruel ne sviluppò ulteriormente la commercializzazione. E' un bianco purissimo, poco coprente, stabile e, a differenza del bianco di piombo, non teme i vapori di solfuro. Tuttavia presenta il difetto di una cristallizzazione che nel tempo lo rende vitreo e facilmente tendente a screpolarsi. Per questo motivo solitamente si raccomanda di mescolarlo con altri pigmenti per attenuare l'inconveniente. Ha trovato impiego in tutte le tecniche pittoriche. |