Vedi bruno di Marte. Pigmento bruno artificiale. Si tratta di un ossido di ferro artificiale ottenuto per calcinazione del giallo di Marte, con aggiunta di piccole quantità di manganese. Nel 1881 Blockx spiega nel suo compendio come si tratti di un pigmento stabile e di grande qualità solo se ben preparato, cosa peraltro assai rara vista la delicatezza del procedimento. Lo stesso Blockx documenta inoltre come spesso si trovassero in commercio sotto questo nome pigmenti ottenuti con l’aggiunta di ocre, evidentemente per contenere i costi di fabbricazione. Come pigmento è comunque in genere stabile, fortemente colorante e assai opaco, utilizzato in tutte le tecniche pittoriche. Il riferimento nella denominazione a Marte trae origine dal ruolo della divinità e dall’influenza del pianeta Marte nella preparazione del ferro secondo la tradizione propria degli alchimisti. |