o bolarminium, bolo armenico, bolo armeno, bolo orientale. Pigmento rosso di origine minerale ottenuto da argille caolinifere contenenti sesquiossido di ferro. Utilizzato dal Medioevo è stato comunque scarsamente impiegato come pigmento se non, saltuariamente, nelle tecniche dell'affresco. Tra i boli è tuttavia il più noto per la sua utilizzazione nelle operazioni di doratura per facilitare l'adesione della foglia d'oro sulla superficie già ingessata. Si presenta di colore rosso più o meno intenso per il rilevante contenuto di ossido di ferro e, grazie al suo colore, esalta le caratteristiche della sottile lamina d’oro applicata. Disponibile in polvere, in pezzi o in pani, il bolo rosso si scioglie in acqua (ma il suo legante tradizionale è la colletta, vedi) o si impasta con bianco d'uovo e si diluisce con acqua per essere poi applicato a pennello. Precise indicazioni sul suo uso sono già fornite da Cennino Cennini (fine sec. XIV). |