o cerussa flava. Vedi massicot. Pigmento artificiale giallo, velenoso, di colore non molto intenso: è un ossido di piombo proveniente dall’ossidazione del metallo in presenza d’aria: tenendo presente il punto di fusione del piombo a 327 °C, il massicot si determina prima di questo, il litargirio intorno ai 400 °C, il rosso minio a 480 °C. Il processo di calcinazione determina le varie tonalità che vanno dal giallo limone al giallo pesca al giallo verdastro. E’ un agente antiruggine. Secondo Plinio sarebbe stato scoperto per caso dopo l’incendio del Pireo, con il ritrovamento di cerussa bruciata dentro dei vasi trasformatasi, appunto, in massicot. Il primo a servirsene pare che fosse stato Nicias. Cennino Cennini (fine sec. XIV) ne descrive la fabbricazione. Come pigmento è stato comunque poco utilizzato in campo artistico, dato che i pittori ben presto si sono accorti della sua instabilità e della tendenza a tornare bianco in breve tempo, particolarmente nelle tecniche a tempera. Dal latino flavus, giallo dorato, biondo. |