Antica denominazione del caolino. Argilla bianca costituita da silicato d’alluminio idrato, formata dalla decomposizione di feldspati e di silicato d’allumina la cui denominazione trae origine dalla città di Kao-ling, dove furono prelevati i primi campioni. In Europa si trova in numerosi giacimenti: in Italia (Puglia, Sardegna e, soprattutto, in provincia di Vicenza), in Francia ( Bretagna e Limoges) e quindi in Germania, ex Cecoslovacchia (Carlsbad), Inghilterra, Grecia, ecc. Generalmente si distinguono caolini magri (contenenti piccole quantità di silice) e caolini grassi. Questo ultimi hanno trovato impiego -seppure limitato- sia nella pittura a tempera sia in quella ad olio. Più diffusamente il caolino (che deve la propria fortuna all’utilizzazione nella produzione di porcellane e ceramiche) è stato impiegato nelle tecniche artistiche come additivo di pigmenti e nelle preparazioni per la doratura a guazzo, unito al più utilizzato bolo rosso. E’ ricordato da Plinio e da Teofrasto di Ereso (IV sec. a. C.). |