o fusaggine, carbonella. Carboncino ricavato dalla combustione di rami di salice o di nocciolo, utilizzato in ambito artistico per disegnare e per fermare sul supporto scelto (compresa la tela preparata) i contorni essenziali della composizione: data la scarsa stabilità del segno, il tratto a brace può essere facilmente spolverato in modo da lasciare una debole impronta. Per la sua fabbricazione già Cennino Cennini (fine XIV sec.) offre precise indicazioni, riprese in vari modi da Leonardo, Dolce, Lomazzo, Baldinucci, ecc. Così il Dizionario tecnico (I, 1884): "Brace o bracia e brage o bragia. Piccolo carbone che proviene dal bruciamento delle legna minute soffocato a tempo. E così dalle fastella che bruciano i fornai ed i fornaciai, che sono in parte formate con virgulti di legno dolce. La brace proveniente da legna dolce bruciata in vasi chiusi, serve ai disegnatori come di matita per lavori di non piccola dimensione. Può servire anche a pulire metalli". Vedi anche carboncino. |